Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, disposti in ordine cronologico.
MA BASTA CON IL LINCIAGGIO ALLE FORZE DELL’ORDINE.
Il Segretario Nazionale del PSDI, Mimmo Magistro, commentando i tragici fatti di ieri ha dichiarato: “Ha fatto malissimo la FIGC a non sospendere tutti i campionati di calcio e fa benissimo il Governo ad assicurare la massima severità nei confronti dell’operatore di Polizia resosi responsabile del grave errore. Ma, pur nella tragedia dei fatti, non trova alcuna giustificazione il comportamento di alcune frange di facinorosi, che nulla hanno a che fare con i veri tifosi, che hanno messo a ferro e fuoco Roma ed altre città.” “Il PSDI prende le distanze e condanna l’indiscriminata e sempre più frequente aggressione, non solo verbale, rivolta alle Forze dell’ordine, che trova terreno fertile nel lassismo di chi avrebbe il dovere di far rispettare la legge. I pur deprecabili episodi in cui si dovessero accertare – ma nelle dovute forme – gli errori o gli eccessi di singoli operatori, non possono assolutamente costituire il pretesto di violenze ed assalti all’intera categoria dei servitori dello Stato. Risulta sconcertante che forze politiche rappresentate dal Governo possano anche solo indirettamente accettare, se non incoraggiare, la deriva morale di una sottocultura rozza e suicida che ritiene di individuare i nemici della società moderna nelle forze di polizia, preposte a garantire la legalità e la sicurezza di tutti i cittadini, perfino di coloro che sostengono di combattere la fame nel mondo devastando le città o si recano ad assistere a manifestazioni sportive attrezzati con passamontagna ed armi. Questa accondiscendenza che dirama anche da certa parte delle attuali istituzioni determina l’affievolirsi della nostra sicurezza e ingenera, piuttosto, atteggiamenti di eccessiva prudenza delle forze dell’ordine che difatti ieri hanno consentito a frange di violenti di assaltare impunemente addirittura gli stessi commissariati della Polizia di Stato. La risposta politica ed istituzionale, in tal caso, non può che essere la più severa e ferma e Prodi, Amato e Veltroni farebbero bene ad assumere una comune, chiara, posizione di difesa della legalità. Nelle prossime ore ci aspettiamo che i delinquenti siano trattati da delinquenti e siano chiamati a rispondere anche dei danni materiali”.
Istruzioni per ascoltare l'intervista.
Clicca: http://www.radio.rai.it/radio2/podcast/lista.cfm?id=83
Successivamente, sull'mp3 :
CATERPILLAR Seconda parte del 6/11/2007
PSDI: nuovo vertice del partito da Prodi a Palazzo Chigi. Da Prato a Pechino a cavallo. AIRC: campagna per la ricerca contro il cancro con Alessandro Del Piero.
Prestigioso incarico istituzionale per l’Avv. Beppe Cioce, responsabile nazionale Enti Locali, che nella seduta di martedì scorso è stato nominato Segretario del Consiglio Regionale della Puglia.
Auguri al nostro Beppe da tutti i socialdemocratici italiani.
Come preannunciato, il Presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha ricevuto a Palazzo Chigi una delegazione del Psdi, guidata dal Segretario Nazionale, Mimmo Magistro, presenti anche il Presidente del Parito, Alberto Tomassini ed il Presidente Onorario, On. Giorgio Carta. L'incontro – che Palazzo Chigi ha pubblicizzato con un suo comunicato – ha avuto luogo a conclusione del Congresso del Partito ed è stato occasione per la consegna della mozione congressuale. Magistro ha ribadito la disponibilità del Partito a un rapporto concreto con la maggioranza a sostegno del Governo e ha richiamato l'attenzione di Prodi sulla necessità di una maggiore attenzione al Psdi da parte del servizio pubblico radiotelevisivo. Tomassini e Carta hanno infine sottolineato la necessità di investire sulle Infrastrutture – al sud come al nord – nonchè di destinare ulteriori risorse per le emittenti locali e hanno sollecitato lo sblocco dei finanziamenti per avviare a operatività la nuova Provincia pugliese di Barletta-Andria-Trani, come richiesto dai Compagni Beppe Cioce ed Alfonso Ventura.
Soddisfatti, a conclusione dell’incontro – protrattosi oltre 40 minuti – i tre dirigenti socialdemocratici che hanno concordato con il Premier le modalità per un raccordo politico-istituzionale permanente.
Dell’incontro PSDI-Prodi hanno dato notizia le più importanti agenzie di stampa (ITALPRESS;ADNKRONOS;APICOM;ANSA;AGI).
Si comunica che in Castiglione delle Stiviere (Mantova) in Via Chiassi n.42 è stata aperta la FEDERAZIONE REGIONALE. La sede rimane aperta al pubblico il sabato mattina dalle ore 10,00 alle ore 12,00 all'interno è stato aperto lo sportello del cittadino per i diritti europeo.
Vito Robles
Rotto il silenzio stampa della RAI. Mimmo Magistro, Segretario Nazionale del PSDI, sarà ospite in diretta – oggi, alle 18.30 – della trasmissione radiofonica "Caterpillar" per parlare dell’incontro avuto questo pomeriggio con il Premier, Romano Prodi, presenti anche l’On. Giorgio Carta ed Alberto Tomassini.
Roma 06 novembre 07
(AGI) - Bari, 5 nov. - Domani pomeriggio il nuovo vertice del PSDI sarà ricevuto, a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio, Romano Prodi. Il neo segretario del PSDI, Mimmo Magistro, che sarà accompagnato da Giorgio Carta, presidente onorario e dall'Ing. Alberto Tomassini, Presidente del PSDI, consegnerà al premier il documento politico approvato a Bellaria nel corso del XXVII Congresso Nazionale, dedicato a Giuseppe Saragat nel 60^ anniversario della Scissione di Palazzo Barberini. Magistro, inoltre, chiederà a Prodi un impegno più incisivo del Governo per battere la disoccupazione e la precarietà ed in generale, una politica riformista di sviluppo. Infine, il PSDI illustrerà la denuncia dell'on. Carta nei confronti della RAI, che continua ad oscurare, venendo meno ai doveri di servizio pubblico, le piccole ma storicamente rilevanti forze politiche come il PSDI. Il PSDI - sarà rammentato a Prodi - ha presentato liste con il proprio simbolo in 10 regioni per il Senato con quasi 58 mila voti ottenuti certamente decisivi per la vittoria del Centrosinistra. A Prodi sarà anche chiesto un impegno personale perchè il Governo, con un emendamento, reintroduca nella Finanziaria le risorse necessarie per far vivere le nuove province, tra cui la BAT (Barletta, Andria, Trani) ove il PSDI ha un forte, antico radicamento.(AGI) Red/Tib 051649 NOV 07
On. Mario Landolfi, Presidente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
p.c. On. Claudio Petruccioli Presidente della RAI Radiotelevisione Italiana
On Collega, nella mia qualità di parlamentare del Partito Socialista Democratico Italiano - PSDI,
premesso che
- la determinazione dell'indirizzo generale e l'esercizio della vigilanza dei servizi radiotelevisivi competono a codesta Commissione affinché sia garantito un servizio pubblico a carattere di preminente interesse generale e davvero volto ad ampliare la partecipazione dei cittadini e concorrere allo sviluppo sociale e culturale del Paese in conformità ai principi sanciti dalla Costituzione (art. 1, Legge n. 103/1975);
- codesta Commissione stabilisce, tenuto conto delle esigenze dell'organizzazione e dell'equilibrio dei programmi, le norme per garantire l'accesso al mezzo radiotelevisivo (art. 4, legge n. 103/1975);
- sono princìpi fondamentali del sistema radiotelevisivo la garanzia della libertà e del pluralismo dei mezzi di comunicazione radiotelevisiva, la tutela della libertà di espressione di ogni individuo, inclusa la libertà di opinione e quella di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza limiti di frontiere, l'obiettività, la completezza, la lealtà e l'imparzialità dell'informazione, l'apertura alle diverse opinioni e tendenze politiche, sociali, e culturali (art. 3, D.Lgs n. 177/2005);
- la disciplina dell'informazione radiotelevisiva garantisce l'accesso di tutti i soggetti politici alle trasmissioni di informazione e di propaganda elettorale e politica in condizioni di parità di trattamento e di imparzialità (art. 7, comma 2, lettera c, D.Lgs n. 177/2005); considerato che - nei giorni 5, 6 e 7 ottobre, si è tenuto a Bellaria il XXVII congresso Nazionale del PSDI e dell’evento è stata data debita e anticipata comunicazione a tutti gli organi di stampa ed in modo particolare alle direzioni delle reti e dei telegiornali della RAI-TV;
- ciò nonostante – dalla Televisione Pubblica su cui Ella è chiamata a vigilare - non è stata data alcuna notizia né del Congresso né dei documenti finali inviati;
- a far data dalle ultime elezioni politiche, che hanno visto il ritorno del PSDI nel parlamento italiano, per tramite dello scrivente – la RAI non ha invitato alcun esponente né ha mai dato notizie concernenti il medesimo Partito;
considerato che
la RAI con un siffatto comportamento deontologicamente scorretto ha contravvenuto e contravviene a precisi obblighi previsti dalla legge per l’esercizio di un delicato ed essenziale servizio pubblico;
chiedo
a codesta Ill.ma Commissione Parlamentare quali azioni intenda intraprendere per garantire una corretta informazione ed impedire siffatta odiosa discriminazione nei confronti di una forza politica presente in Parlamento.
Roma, 30 ottobre 2007 On. Giorgio Carta
Il neo Segretario Nazionale del PSDI, Mimmo Magistro, commentando la manifestazione del PD a Milano ha dichiarato:
"La diagnosi di Veltroni è condivisibile, ma l'unica conseguenza della sua spietata analisi è solo una: un profondo rinnovamento del Governo, con un dimezzamento di Ministri e Sottosegretari. Il limite del Governo, al contrario, è nell'incapacità di far seguire all'analisi i fatti - di restare in mezzo al guado - per l'impossibilità di tenere insieme l'anima cattolica e l'anticlericalismo più bieco, quella liberal e quella comunista".
Roma, 27/10/2007
Ufficio Stampa PSDI
DELEGATO DELLA REGIONE ABRUZZO PER LA PRIMA MOZIONE
Sono Maurizio Vicoli delegato dell’Abruzzo per la 1^ mozione e consigliere comunale di Vasto. Ho molto apprezzato la relazione del segretario uscente On. Giorgio Carta. Con grande lucidità, schiettezza e profondità di pensiero egli si è coraggiosamente soffermato su alune questioni cruciali:
1) La globalizzazione come processo inarrestabile ma necessariamente da governare contro le nuove teorie liberiste improntate al laissez-faire;
2) Il non più praticabile baratto “inquinamento” in cambio di “posti di lavoro”;
3) La responsabilità del sindacato all’interno di una economia profondamente cambiata, sindacato che è diventato conservatore e chiuso ad ogni ipotesi di riforma meritocratica all’interno di servizi nevralgici come la Scuola, la Sanità, la Pubblica Amministrazione. Il sindacato, a mio avviso, deve capire che, se non ci sarà una svolta meritocratica, sarà soprattutto il settore pubblico ad uscirne sconfitto. Ad esempio le esternalizzazioni dei servizi effettuate da molti Comuni per l’inefficienza del proprio personale, devono costituire un campanello d’allarme perché esse sono il primo passo verso la privatizzazione e sono la dichiarazione del fallimento del Pubblico nella gestione di servizi fondamentali per una società progredita. Però né l’On. Carta, né Magistro e né Conforti hanno posto l’accento sui Diritti Civili, sull’Energia e sul rapporto tra Stato e Chiesa e tra Stato ed altre confessioni religiose visto che l’Italia è diventata una nazione multietnica; argomenti questi che, tra l’altro, sono stati inseriti all’interno del questionario che ci è stato consegnato.
Così chiedo ai candidati-segretario:
1) Qual è la loro posizione sui DI.CO.; sull’adozione di bambini da parte di coppie omosessuali; sull’eutanasia e sulla fecondazione eterologa? Chiedo questo nella certezza che il moralista guarda sempre e solo all’ottimale e al meglio mentre il laico guarda anche al meno-peggio.
2) Quale piano energetico hanno in mente per l’Italia: nucleare, eolico, solare od anche e piuttosto una decisa e drastica politica di risparmio energetico? Inoltre chiedo se a loro parere l’energia e l’acqua devono restare pubbliche o essere privatizzate?
3) Quale deve essere il rapporto tra Stato e Chiesa? Nonostante siano trascorsi 218 anni dalla presa della Bastiglia, in Italia si assiste ad una forma di sudditanza psicologica, direi “politica” dei governi (siano essi di centro-destra che di centro-sinistra) nei confronti della Chiesa. Così vediamo che mentre lo Stato attua tutta una serie di prelievi fiscali a catena sui semplici cittadini, si mostra del tutto indulgente verso la Chiesa (ad esempio: se io sono un concessionario di automobili e vendo un’ auto, allo Stato devo versare il 20% di IVA, sul restante devo pagare le tasse; su ciò che mi resta di guadagno netto dovrò pagare l’imposta sugli interessi se li deposito in banca mentre se decido di costruirci una casa dovrò pagare nuovamente il 20% di IVA per l’acquisto dei materiali, successivamente dovrò pagare per l’accatastamento dell’immobile, poi le tasse scaturite dal valore dell’immobile sulla Dichiarazione dei redditi ed infine dovrò pagare l’ICI! Quante volte viene tassato il mio guadagno? Come se non bastasse ora si propone anche la tassazione al 20% delle cosiddette “rendite finanziarie” quando invece sappiamo tutti che si tratta solo ed esclusivamente di risparmio delle famiglie: i capitali che danno rendite finanziarie sono. O saranno presto, all’estero e non appartengono certo alle nostre famiglie!! Alla Chiesa succede esattamente il contrario. Supponiamo che una parrocchia voglia costruire una casa per ospitare le famiglie dei detenuti che vengono a far visita ai propri cari. Ebbene quella parrocchia usufruisce dell’8 per mille; chiede ed ottiene finanziamenti pubblici da parte della Regione e della Provincia ed infine non paga nemmeno l’ICI. Ma la cosa più deplorevole è che alla fine sarà il parroco a decidere chi è degno e chi non è degno di ospitare all’interno dell’edificio costruito. Badate, vi assicuro che ciò accade anche laddove il centro-sinistra è al governo del Comune, della Provincia e della Regione.
Allora chiedo ai candidati-segretario, che con schiettezza e coraggio hanno criticato la fusione a freddo DS-Margherita, cosa pensano dei rapporti Stato e Chiesa e, soprattutto, se la Chiesa che non paga tasse allo Stato dall’Editto del 313 emanato dall’imperatore Costantino, debba pagare o meno l’ICI!
Stamattina il Corriere della Sera riporta che il partito di Fini, a dispetto dell’intervento di ieri effettuato dall’On. di Alleanza Nazionale che si diceva certo che oggi Saragat avrebbe scelto il centro-destra, propone referendum cittadini in quei comuni in cui si vogliono aprire nuove moschee. Ciò può anche starmi bene, ma allora è necessario sottoporre a referendum anche la costruzione di nuove chiese… lo dico solo per par condicio visto che l’Italia è uno Stato laico e aconfessionale. Ecco il punto centrale: la laicità dello Stato. Se fino a ieri questo era solo un concetto, un principio astratto enunciato sulla Carta costituzionale, oggi, con i flussi migratori che si registrano nel nostro paese, è necessario mettere in atto concretamente quel principio di uguaglianza, tolleranza e democrazia.
Vi prego di non prendere questa come una provocazione quanto come una richiesta di chiarezza, ritengo infatti che non sia affatto la stessa cosa stare con la Destra o con la Sinistra e sono convinto che saranno le risposte date dai candidati-segretario sui tre quesiti da me posti a collocare automaticamente e inequivocabilmente il nostro partito nello scenario politico nazionale ed europeo. Grazie.
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