Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, disposti in ordine cronologico.
Piena e sincera solidarietà ai giornalisti de “La Gazzetta del Mezzogiorno” viene espressa dal Segretario Nazionale del PSDI, Mimmo Magistro.
“In un momento di grande disorientamento e di schieramento della quasi totalità della stampa italiana - afferma Magistro – dal 1973 iscritto all’Ordine dei Giornalisti - è fondamentale la funzione nel Sud ed in particolare in Puglia ed in Basilicata de “ La Gazzetta del Mezzogiorno”con il suo equilibrio, frutto della grande professionalità e competenza dei suoi giornalisti e dei suoi direttori. Non solo non va ridimensionata nelle pagine, nelle edizioni e nella diffusione, ma va sostenuta e potenziata perché la sua voce forte e libera possa continuare ad essere ascoltata dalle nostre genti.”
“Rivolgo un appello – conclude Magistro - alle istituzioni ed all’imprenditoria locale perché trovino gli strumenti – anche finanziari – per affiancare, se necessario, l’attuale proprietà”.
Il Segretario Nazionele del PSDI, Mimmo Magistro, ha inviato un messaggio di congratulazioni al Segretario del Movimento Socialista Panellenico. Nella nota Magistro afferma:" A nome mio personale e dei socialdemocratici italiani, Ti esprimo sinceri auguri per la brillante affermazione elettorale".
Ai componenti la Segreteria Nazionale
Ai componenti il Comitato Esecutivo Nazionale del PSDI
LORO SEDI
Roma, lì 02.10.2009
Ai sensi dell’Art.11 – comma 3 dello Statuto – è convocata per mercoledì 21 ottobre 2009 – alle ore 13.00 – in Roma – presso la sede del Partito – sita alla Piazza del Popolo, 18 – la Segreteria Nazionale allargata ai responsabili dei Dipartimenti per l’esame della situazione politica ed organizzativa e conseguenti provvedimenti.
Conto sulla Vostra presenza.
Cordiali saluti.
IL SEGRETARIO NAZIONALE
Mimmo Magistro
CONDIVISIBILI LE SUE PREOCCUPAZIONI PER IL SUD E SULL’INCIVILE CONFRONTO POLITICO
“I socialdemocratici apprezzano e condividono le riflessioni del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano in visita a Matera, sia sulla questione meridionale sia sull’inciviltà del dibattito politico.”
Lo dichiara il Segretario Nazionale del PSDI, Mimmo Magistro, che aggiunge come “sino alla fine degli anni ’80, ci sia sempre stato un rispetto vero tra maggioranza ed opposizione e all’interno dei partiti che riverberava anche all’esterno.” Per Magistro “le nuove leggi elettorali che hanno cancellato il voto di preferenza e la riforma degli Enti Locali con lo strapotere ai sindaci, che avrebbero dovuto garantire stabilità e governabilità, hanno cancellato il diritto-dovere dei cittadini di scegliere i propri rappresentanti e, questi ultimi, di poter partecipare e di poter controllare le scelte.”
“Ha ragione Napolitano – conclude Magistro – quando ha nostalgia per la vecchia politica, ove era forte la contrapposizione ideologica, ma altrettanto lo era il rispetto tra gli avversari e, gli accordi scritti o verbali, erano sempre rispettati. Allora la stretta di mano era un valore. Oggi che delusione con i tanti ‘qua- qua - ra –qua’ e venditori di fumo ”
Ho letto con molta attenzione l'intervista ad Amato e mi permetto,con molta modestia da peones,di dissentire in parte le valutazioni dell'intervistato.Secondo quanto avvenuto nei decenni trascorsi la crisi non è da addebitare all'ideologia socialista ma agli uomini che si sono avvicendati al vertice del potere.Infatti l'ideologia socialista prevedeva una attenzione particolare per i problemi etici e sociali e non certamente l'accaparramento di posti di potere,l'opportunismo egoistico e qualunquistico e la progressiva o totale assenza dalle piazze e dai lavoratori.Si è voluto scopiazzare quanto sventolato dalla dx e volerlo fare passare per liberalsocialdemocrazia.Credo che l'analisi di Amato debba suscitare una profonda autocritica nei responsabili del devastante degrado ideologico dei soliti noti,che continuano a perseverare i loro "sporchi interessi" fregandosene altamente delle necessità e dei gravi problemi che angustiano la gente comune.E' fatto obbligo a tutti coloro che ancora credono in una rivalutazione ideologica dei principi etici socialiberaldemocratici di abbandonare gli interessi personali e i privilegi e ritornare in mezzo alla gente per ascoltare e valutare attentamente quali sono i provvedimenti urgenti e provvedere,nei limiti delle possibilità,di dare risposte esaustive e realizzare quanto finora promesso e mai affrontato con serietà. E' facile parlare di crisi del socialismo per chi ha perseguito responsabilmente e coscientemente un cammino opportunistico alla ricerca del consolidamento del proprio personale potere.Se l'area socialista nn sarà in grado di ripristinare la propria trasparenza e credibilità in ambito nazionale non potrà in alcun modo partecipare alla ricostruzione e applicazione della propria onesta e convinta ideologia sociale in ambito Europea. L'ideale socialista nn può e non deve essere abbandonato come un rifiuto tossico ma deve riprendere a ri parlare al cuore e alle menti di quei ceti che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese e spesso a sopravvivere.Questa secondo il mio modestissimo parere è la strada da ripercorrere con trasparenza ed umiltà.
CIRO TINE'
Si informa che le sedi dei Comitati, Regionale e Provinciale della Puglia e cittadino di Bari, sono stati trasferiti - alla Via Municipio 24/C – 70129 - Bari - Ceglie del Campo – telefax 080.5650953 oppure 080/5610038 – e mail – psdipuglia@libero.it.
Ai componenti il Direttivo Regionale
LORO SEDI
Bari, lì 30.09.2009
OGGETTO: convocazione Direttivo Regionale.
Cari compagni, il Direttivo Regionale, è convocato per lunedì 12 ottobre p.v. – alle ore 18.00 – presso l’Ars Club – Bari – Ceglie del Campo – Via Municipio, 24/C – per discutere sul seguente o.d.g. :
1) situazione politica;
2) organizzazione e tesseramento. Modalità e provvedimenti;
3) elezioni regionali ed amministrative 2010;
4) varie ed eventuali.
In attesa di incontrarVi, invio cordiali saluti.
IL SEGRETARIO REGIONALE
Dott. Raffaele Pollice
Come di consueto ogni anno in occasione del 04 novembre, si tiene la cerimonia di commemorazione dei caduti nei conflitti bellici del 1915-18 e del 1940-45 e contestualmente si festeggiano le Forze Armate della nostra Nazione. La cerimonia oltre che svolgersi a Roma, viene replicata anche nelle sedi regionali dei presidi militari , per rendere partecipe la cittadinanza e farli sentire più vicini alla vita militare. Anche in Calabria , la Festa delle Forze Armate viene commemorata , però con qualche giorno di ritardo rispetto al previsto e più precisamente il 09 novembre , ma l'anomalia più evidente è che la medesima viene svolta nella città di Reggio Calabria e per il secondo anno consecutivo. Potevamo sospettare che lo scorso anno il comune di Catanzaro non fosse attrezzato ad ospitare l'evento, ma ora gli eventi fanno sorgere un indubbio sospetto: non è che a Roma , il Ministero della Difesa considera presidio militare la città in riva allo stretto in virtù della comune appartenenza politica tra il Ministro La Russa e il sindaco Scopelliti. La città di Catanzaro è sede di prestigiosi enti militari tra cui il presidio militare del Comando Militare Esercito ''Calabria' , la Legione Carabinieri ''Calabria', il Comando Regionale GdF 'Calabria' ed è ancora sede dell'edificio che ha ospitato per 158 anni l'Ospedale Militare, mentre nel capoluogo reggino non vi è più neppure l'ombra della storica Biblioteca militare della caserma Mezzacapo. Come mai allora la festa del 04 novembre si celebra nella sede militarmente sconosciuta di Reggio Calabria e Catanzaro viene puntualmente snobbata? D'altronde , celebrare un evento simile a Catanzaro potrebbe essere un ottimo viatico per rilanciare il Capoluogo di regione , oltre che un occasione di economizzazione delle risorse finanziarie; non dovendo così spostare contingenti dalla città dei tre colli a quella dello stretto. I politici catanzaresi si sono mai fatti questa domanda o preferiscono invece nascondere la testa sotto la sabbia come gli struzzi, così come è accaduto per tutte le spoliazioni che Catanzaro ha subito ed ancora sta subendo? A tutte queste domande pretendiamo delle esaurienti risposte, magari interrogando fin da subito il ministro La Russa sul fatto in questione, altrimenti sarà per tutti i catanzaresi l'ennesimo schiaffo ricevuto a conferma che a Roma qualcuno spinge affinché il capoluogo regionale possa prendere la via di sola andata per Reggio Calabria: che tristezza! PSDI CATANZARO
Il Partito Socialista Democratico Italiano prende risolutamente le distanze da quanto affermato dal signor Tomassini Alberto in riferimento a dichiarazioni rilasciate "meramente a titolo personale" durante gli
Stati Generali dell'Unione di Centro a Chianciano Terme (SI). E' pertanto da
ritenersi priva di ogni fondamento, sia politico che giuridico, la presunta
volontà del Partito Socialdemocratico, rappresentato statutariamente in
via esclusiva dal Segretario nazionale Mimmo Magistro, di confluire nel soggetto
centrista fondato e guidato dall'On. Pier Ferdinando Casini.
La Direzione Nazionale del PSDI, riunitasi in Roma appena l'11 settembre scorso, ha invece unanimemente rimarcato la volontà di proseguire nella formazione di una grande area politica socialista, riformista, laica e libertaria, che si ponga al fianco dei cittadini, degli studenti e dei lavoratori, in decisa contrapposizione all'attuale sistema politico liberticida, assoggettato ai grandi partiti-contenitore privi di idee e
di identità.
Il Signor Tomassini pertanto, nella sua duplice qualità di iscritto nonché
di presidente nazionale del PSDI, non avendo mai ricevuto alcuno specifico
mandato a rappresentare presso terzi presunte istanze di scioglimento del Partito Socialdemocratico, sarà invitato ad esporre e giustificare la sua condotta alla presenza degli organi politici e giuridici competenti.
La Direzione Nazionale - su proposta del Segretario Magistro - ha inoltre
provveduto a ratificare la nomina del dott. Luciano Calì a portavoce nazionale del PSDI.
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