Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, disposti in ordine cronologico.
L'Umanità
LA
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
del Partito Socialista dei Lavoratori
I compagni
Faravelli, Simonini e
Vassalli nominati
segretari – I membri della Direzione
del Partito
La Direzione del P.S.L.I. è
stata
così composta: Faravelli, Saragat, Simonini, Martoni,
Castiglione,
Spalla, Mondolfo, Schiavi, Viotto, Quazza, Pietra, Vassalli, Zagari,
Bonfantini, Dagnino, Matteotti, Valcarenghi, Chignoli, Tolino, Russo,
Vera Lombardi.
Fanno inoltre parte della Direzione
i compagni D'Aragona, Corsi e Tremelloni, quali membri del Governo,
il compagno Treves in qualità di membro del Comitato Direttivo
del
nostro giornale, il compagno Canevari in rappresentanza del gruppo
parlamentare, e il compagno Solari, in rappresentanza della
Federazione Giovanile, con voto consultivo.
A far parte del Collegio dei
Probiviri sono stati chiamati i compagni Bocconi, Vigorelli, Brugner,
Cartia, Rossi.
Al termine della prima riunione
della Direzione del P.S.L.I. è stata diramata la seguente
dichiarazione:
“La Direzione del Partito Socialista
dei Lavoratori Italiani, convinta che una soluzione del problema
governativo in piena armonia con i bisogni del Paese, non potrà
attuarsi se non quando il risveglio della coscienza popolare
avrà
indicato la via della ricostruzione e constatato che una crisi, nel
momento attuale, non modificherebbe la situazione, invita i compagni
che fanno parte del Governo a continuare a prestare la loro
collaborazione. Tuttavia, qualora per iniziativa di altri, dovesse
aprirsi una crisi, il Partito intende riversare tutta l'attività
dei
militanti alla propria opera di riorganizzazione e all'azione
socialista nel paese.”
Nella stessa riunione la Direzione
ha proceduto alla nomina della Segreteria Politica nelle persone di
Giuseppe Faravelli, Alberto Simonini e Giuliano Vassalli. A coprire
la carica di segretario amministrativo è stato chiamato il
compagno
Carlo Casati.
È stato inoltre deciso che
l'edizione
romana del giornale del Partito, che avrà per titolo L'Umanità,
sia diretto da un Comitato Direttivo composto dai compagni Matteo
Matteotti, Giuseppe Saragat e Paolo Treves.
La Segreteria rende noto che insieme
alle notizie di costituzione di regolari sezioni e federazioni del
Partito in tutta Italia e di adesioni individuali di vecchi compagni,
pervengono numerose comunicazioni circa la costituzione di sezioni
del Partito da parte di nuovi aderenti non precedentemente iscritti
al P.S.I.U.P. In proposito si precisa che nessuna sezione,
federazione o altro organismo del Partito può essere costituito
senza autorizzazione della Segreteria.
Per quanto riguarda le notizie
sull'adesione al Partito di gruppi di diversa provenienza politica,
si conferma la decisione presa dalla Assemblea costitutiva del
Partito, secondo cui sono ammesse soltanto adesioni di carattere
individuale.
Si precisa altresì che tutte
le
voci diffuse sulla stampa, e in ambienti politici, circa pretese
alleanze, unioni o patti del Partito Socialista dei Lavoratori
Italiani con altri partiti o raggruppamenti politici, sono
assolutamente prive di ogni fondamento.
La Segreteria, infine, ha diramato
la seguente circolare:
“1. Il nuovo Partito ha assunto il
nome di PARTITO SOCIALISTA DEI LAVORATORI ITALIANI (Sezione Italiana
dell'Internazionale Socialista).
2. È adottato, come Statuto
provvisorio fino al prossimo Congresso lo Statuto Faravelli. Tale
Statuto è in vendita al prezzo di L. 15 a Milano, in Piazza
Diaz, 5,
e a Roma, Piazza Augusto Imperatore 32 (Prezzo ridotto a L. 10, per
acquisti superiori a 5 copie).
3. È confermato strettamente il
criterio delle adesioni individuali, esclusa quindi ogni
possibilità
di adesioni collettive.
Il Partito è costituito dai
compagni,
dalle sezioni e dalle Federazioni che si sono separati dal P.S.I.U.P.
e hanno aderito e aderiranno al P.S.L.I. fino a tutto aprile 1947.
Tuttavia queste adesioni devono essere sottoposte al vaglio degli
organismi competenti. I compagni, le sezioni e le Federazioni di cui
sopra hanno i pieni diritti e doveri previsti dallo Statuto.
4. I nuovi aderenti dovranno invece
presentare domanda di ammissione al Partito nelle forme previste
dallo Statuto. Gli organi competenti si pronunceranno sollecitamente
su queste domande, rilasciando un documento provvisorio a coloro
sulla cui domanda il giudizio sarà favorevole. Tali compagni
acquistano in tal modo i diritti previsti dallo Statuto, salvo quello
di partecipare alle votazioni sull'indirizzo politico del Partito e
alle elezioni delle cariche sociali. Trascorsi sei mesi dalla data
della domanda di ammissione, l'organo competente della sezione
riprenderà in esame la posizione dei soci ammessi
provvisoriamente e
ne proporrà la ammissione definitiva o l'esclusione agli organi
competenti della Federazione provinciale.
La Federazione dovrà indagare a
fondo
su i precedenti politici, morali e penali degli aspiranti. In caso di
giudizio favorevole della Federazione, al socio verrà rilasciata
la
tessera del Partito che gli conferisce la pienezza dei diritti
previsti dallo Statuto.
5. Il giudizio sulle domande di
ammissione di personalità politiche spetta esclusivamente alla
Direzione del Partito, la quale terrà conto del parere delle
Federazioni interessate.
Si invitano pertanto le sezioni e le
Federazioni alle quali fossero presentate domande di ammissione delle
suddette personalità a trasmetterle alla Direzione del Partito.
6. Le sezioni e le Federazioni sono
tenute ad applicare con rigore le norme previste dallo Statuto circa
l'ammissione di nuovi soci; il modulo a stampa su cui dovrà
essere
redatta la domanda di ammissione è unico e sarà quanto
prima
fornito alle sezioni dalla Segreteria organizzativa del Partito.
7. In conformità alle
deliberazioni
del Congresso la Segreteria organizzativa del Partito costituirà
un
proprio ufficio a Milano per l'Italia settentrionale (piazza Diaz,
5); un secondo a Roma per l'Italia centrale (piazza Augusto
Imperatore n. 32), un terzo a Napoli per l'Italia meridionale ed
altri due uffici, rispettivamente per la Sicilia e la Sardegna.
Ciascuno di questi uffici, assistito da
una Delegazione composta dai rappresentanti delle regioni di ognuna
delle cinque zone, aiuterà le Federazioni provinciali nella loro
opera di organizzazione del Partito.
L'Ufficio di Milano per l'Italia del
Nord funziona già ed ha sede in piazza Diaz, 5, telef.
16220-16319;
ad esso debbono far capo tutte le Federazioni provinciali dell'Alta
Italia (Piemonte, Lombardia, Tre Venezie, Liguria, Emilia).
L'Ufficio per l'Italia Centrale è
costituito in Roma in piazza Augusto Imperatore n. 32 e ad esso
debbono far capo tutte le Federazioni provinciali delle Marche,
dell'Umbria, della Toscana, del Lazio e degli Abruzzi.
In attesa della costituzione degli
altri 3 Uffici nell'Italia Meridionale e nelle due Isole, le sezioni
e le Federazioni del Meridione faranno capo all'Ufficio di Roma.
8. Le Federazioni provinciali sono
invitate a prendere immediatamente contatto con gli Uffici
organizzativi ai quali esse fanno rispettivamente capo, comunicando
immediatamente l'indirizzo della loro sede ed il nome dei compagni
componenti i loro organi direttivi, ed inviando una relazione
circostanziata sullo stato della loro organizzazione, corredata da
eventuali proposte.”
(Questo articolo è stato
pubblicato su
L'UMANITA' – QUOTIDIANO DEL PARTITO SOCIALISTA DEI LAVORATORI
ITALIANI, anno 1, numero 1, sabato 18 gennaio 1947. Titoli, corsivi e
grassetti come nell'originale.)