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Il segretario Pd: «È in corso una campagna strumentale della sinistra a fini elettorali Pezzi di coalizione che non hanno il coraggio di staccarsi invitano al voto disgiunto» E poi la stoccata agli alleati: «La sinistra radicale chiuda la bocca per sempre»BARI - «Nella mia coalizione sono tutti presentabili. Ci sono solo due persone la cui storia politica recente è collegata al centrodestra. Due candidati su 400. Ho l’impressione che qualche “pezzettino”, in arrivo soprattutto dall’area di Molfetta, pezzettini che non hanno neppure il coraggio di staccarsi, di dire “Abbiamo fatto male ad apparentarci con Emiliano, ci scusiamo e facciamo retromarcia” stia agitando strumentalmente questa bandiera. A fini elettorali. Per fare concorrenza interna e sleale al Pd». Michele Emiliano è arrabbiato. L’associazione della sua vicenda elettorale a quella di Enzo De Luca, candidato del centrosinistra in Campania al quale si rimprovera di aver imbarcato alleati, appunto, impresentabili, «è impropria». E passa al contrattacco. Dopo settimane di critiche e accuse per la composizione troppo larga e variegata della sua squadra elettorale, punta il dito. «Qualcuno sta spingendo perché gli elettori esprimano un voto disgiunto: a un candidato consigliere del centrosinistra e a un candidato presidente di destra. Devono smetterla. E se proprio vogliono fare questo giochino, almeno sostengano la candidata del Movimento 5 stelle. Io tifo perché loro arrivino secondi». I due casi: Maurodinoia e TammaccoL’occasione a Emiliano la fornisce la presentazione dell’ultimo alleato, in ordine di tempo, del centrosinistra. È Mimmo Magistro, leader dei Socialdemocratici che ha abbandonato il centrodestra di Schittulli per Emiliano. «Sono soltanto due i candidati ai quali si può “contestare”, ammesso che ci sia qualcosa da contestare, una recente appartenenza al centrodestra: Saverio Tammacco (il consigliere comunale di Molfetta eletto con Forza Italia e all’opposizione della sindaca vendoliana Paola Natalicchio, ndr) e Anita Maurodinoia (che invece era la candidata di Schittulli a Bari fino alle ultime elezioni della città metropolitana, ndr). Altri hanno appartenenze politiche diverse più antiche ma non li ho portati io in coalizione». Il riferimento è tra gli altri a Eurpeprio Curto, ex missino oggi dell’Udc. «La sinistra radicale chiuda la bocca per sempre»«Non sono migliori, più trasparenti operazioni come le mie, fatte alla luce del sole e prima del voto, che quelle alla Tsipras che prima vince le elezioni dicendosi di sinistra e poi si allea alla destra?», continua la sua intemerata Emiliano. Che quindi lancia l’avvertimento alla «Sinistra radicale»: «Chiuda la bocca per sempre. La doppia morale non ci appartiene. E le accuse di impresentabilità si ribaltano su chi le muove». Per il candidato, insomma, la misura è colma: «Sono stanco di dover rappresentare sempre quello che deve costruire le coalizioni i programmi e le ragioni di una vittoria. Per poi sentirmi fare la morale da qualche pezzettino di quell’alleanza, qualcuno che non ha nemmeno il coraggio di staccarsi. Del resto io non ho mai criticato operazioni come quelle con cui Vendola ha portato in giunta pezzi del centrodestra. Mi sono fidato della garanzia che l’indirizzo politico sarebbe rimasto di sinistra. Ora sono vittima di un attacco concentrico che respingo molto nettamente. Ricordo ai miei alleati che la competizione è con la destra e con il M5S. Non si può pensare di lavorare per sottrarre voti al pd. È una scorrettezza». «Del Partito della Nazione me ne frego, io aggrego gli antifascisti»Infine un avvertimento anche a chi associa la sua strategia a quella renziana del partito della Nazione. «Noi non partecipiamo al cosiddetto partito della Nazione. Non me ne frega proprio niente di queste questioni nazionali. Rispetto alle quali, peraltro, sono contrario. Certo, che il cattolicesimo democratico possa convivere con Salvini e casa Pound fa rabbrividire. Ricongiungere al centrosinistra tutto il cattolicesimo democratico, emarginando la destra missina è il nostro dovere di antifascisti». Fonte: CORRIERE DELLA SERA / CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
I socialdemocratici pugliesi, anche nel pieno rispetto della propria federale autonomia statutaria, sosteranno la candidatura di Michele Emiliano e, nelle sei province, di candidati di liste a lui collegate. La partecipazione alla stesura del suo programma è apparsa la strada più giusta in un contesto sempre più scevro da ideologie e simboli ed abbisognevole, invece, di uomini, progetti e programmi concreti per governare la Puglia. La scelta calata dall’alto dei candidati presidenti del centrodestra e la deriva populista della Lega Nord e di FdI, hanno irrobustito la nostra decisione di recuperare il tradizionale ruolo di forza riformista e laica che non ha più ragion d’essere nelle coalizioni di destra - anche dopo l’abbandono di pezzi importanti delle posizioni riformiste storiche del Pdl, come gli onorevoli Sacconi, Cicchitto e Vizzini, che del PSDI è stato segretario nazionale. Aver, poi, voluto continuare a indicare fantomatici sostegni di presunti socialdemocratici (e repubblicani) è la prova di un tentativo, fallito, da parte di Schittulli, di confondere il nostro elettorato saragattiano. La guerra in atto ancora oggi all’interno di un centrodestra ridotto nei numeri e con una conflittualità distruttiva interna crescente, ha ulteriormente rafforzato la nostra decisione, già assunta e notifica agli interessati lo scorso agosto, di non poterci più sentire a nostro agio in una forza conservatrice e con frange razziste. Per tale motivo abbiamo ritenuto di non accogliere le proposte pur pervenuteci di candidare nostri rappresentanti. Le alleanze innaturali tra l’on. Fitto e il sen. Cassano che da anni manifestano odio politico e voglia di reciproco annientamento, aggiunto alle continue cadute di stile e mezze verità del loro candidato presidente non potevano che indurci ad una scelta etica diversa dell’interesse del territorio perché potrà porsi in sintonia con le realtà locali (Comune ed Area Metropolitana di Bari) e nazionale. Al prof. Schittulli che omette nelle sue dichiarazioni di rammentare che alla conferenza stampa di agosto scorso sulla decisione di indire le primarie erano assenti propri gli uomini di Ncd con cui ha fatto una lista comune, vogliamo rammentare che non ha più titolo di richiamarsi alla società civile perché da 6 anni ha messo in piedi un partito/movimento in competizione spietata con nuovi e vecchi partiti. Lo scioglimento del suo gruppo al comune e ai municipi di Bari è la prova del suo fallimento. Siamo, insomma, fiduciosi di poter dare un sostegno serio e leale a Michele Emiliano, candidato di un rinnovato centrosinistra come accadde 10 anni fa quando la lista con il nostro simbolo (insieme a Repubblicani Europei e Socialisti Autonomisti) conquistò due seggi. Mimmo Magistro(Presidente Nazionale Isd - I Socialdemocratici) http://www.affaritaliani.it/puglia/magistro-i-socialdemocratici-appoggeranno-le-liste-emiliano-365912.html
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