Di seguito tutti gli interventi pubblicati all'interno del sito, disposti in ordine cronologico.
Magistro, (movimento al quale la scorsa settimana hanno aderito 28 dei 31 componenti la Direzione Nazionale del PSDI) ha dichiarato:
“Mentre gli italiani aspettano di sapere quanto verranno a costare alle loro famiglie le “impressionanti” misure sulle pensioni, sulle tasse alla prima casa, sulla patrimoniale, sull'aumento dell'IVA e delle accise, sull'obbligo dei piccoli pagamenti tramite banca (con relative commissioni) che il presidente Monti, in Italia, ha evitato di anticipare perfino al Parlamento, prima di esporle, per il preventivo assenso, ai suoi colleghi Merkel e Sarkozy, i Senatori della (nostra) Repubblica hanno eroicamente deciso di togliere il vitalizio ai loro successori mantenedendoli, invece, per se stessi e per chi li ha preceduti, anche se godono di altre pensioni ed altri redditi. Resta così “blindata” una casta di circa quattromila persone, tra gli ex senatori e quelli oggi in carica, che costa all'erario più di 200 milioni, di cui solo 18 coperti da contributi versati. Una scelta fatta, si dice, per non violare “diritti acquisiti, garantiti dalla Costituzione”. Una Costituzione che, evidentemente, “lor signori” non conoscono, perché la nostra Carta fondamentale esclude (art. 3) tutti i privilegi e dice solo (art. 51) che “chi è chiamato a funzioni pubbliche elettive ha diritto di disporre del tempo necessario al loro adempimento e di conservare il posto di lavoro” e che (art. 69) “I membri del Parlamento ricevono una indennità stabilita dalla legge” punto e basta. Peraltro, nel momento in cui si parla di riduzione dei costi dei deputati, occorrerebbe trovare il coraggio di metter mano a quel retaggio feudale che sono i senatori a vita, ognuno dei quali si porta dietro vita natural durante una serie di benefici che costano al contribuente non meno di 7/800.000,00 euro ciascuno l'anno tra vitalizi, auto, autista, scorta , spese per uffici e segretaria. I Socialdemocratici Federalisti per l'Euromediterraneo(iSD), movimento nato per aggregare tutti coloro che, sparsi in diverse formazioni politiche, si richiamano alla nobile e disinteressata idealità di Giuseppe Saragat, padre costituente tra i più insigni della nostra Italia, aprono invece una campagna per tagliare veramente i privilegi incostituzionali della casta parlamentare ed eliminare l'esoso finanziamento pubblico camuffato da rimborso delle spese elettorali dei partiti, che droga il dibattito democratico e mortifica la volontà espressa dagli italiani attraverso un referendum popolare.”
Sia pure con qualche ora di ritardo, consentitemi di rivolgerVi sinceri auguri per il Natale e per uno splendido 2011, che vorrete estendere alle Vostre famiglie ed agli iscritti. Con l'occasione desidero informarVi che è nostra ferma intenzione non rimuovere gli incontri per la ricorrenza delle manifestazioni più importanti che diedero vita alla socialdemocrazia italiana. In tale contesto terremo a Roma l'11 gennaio p.v. la consueta manifestazione per ricordare il 65° anniversario della scissione di Palazzo Barberini. Abbiamo propostio al dr. D'Andria - ed ottenuto - di tenerla insieme a noi ed a tutte le Fondazioni ed altri movimenti che si richiamano alle stesse radici... per evitare di farne due... tre in contrapposizsione... Per tale motivo abbiamo voluto sottoscrivere insieme anche la lettera inviata al Presidente della Repubblica che Vi allego. L'incontro si terrà a Palazzo Barberini, alle ore 12.00. Successivamente il nostro gruppo dirigente (intorno alle 13.00) si sposterà nella nostra sede di piazza del Popolo 18, per un incontro informale propedeutico della riunione della Direzione di fine gennaio. Invio la presente anche a quei compagni che non hanno fatto pervenire nè la loro adesione nè una esplicito rifiuto a riconoscersi nel nuovo movimento. Vi abbraccio fraternamente.
Mimmo Magistro
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