Di seguito tutti gli interventi pubblicati all'interno del sito, disposti in ordine cronologico.
PARTITO SOCIALISTA DEMOCRATICO ITALIANO – P.S.D.I.
DIREZIONE NAZIONALE
Verbale del 29/30 giugno 2007
L’anno duemilasette, il giorno trenta del mese di giugno, alle ore 12,00, presso i locali dell’Associazione Italiana Coltivatori (A.I.C.), in Roma, alla Via Torino n. 95, si è riunita, in seconda convocazione - atteso che la prima convocazione del 29/06/2007, ore 22,00, è andata deserta - la Direzione Nazionale del Partito Socialista Democratico Italiano (P.S.D.I.), per discutere e deliberare in merito al seguente Ordine del giorno:
1) comunicazioni del Segretario Nazionale;
2) dichiarazioni di decadenza e di perdita di qualità di iscritto in applicazione dell’Art.17/comma 2 dello Statuto;
3) modifiche statutarie;
4) conto consuntivo 2006 e bilancio di previsione 2007. Provvedimenti conseguenti;
5) relazione Commissione di indagine sul tesseramento. Provvedimenti conseguenti;
6) tesseramento 2007;
7) convocazione Congresso Nazionale;
8) approvazione Norme congressuali;
9) nomina Commissione Nazionale di Garanzia;
10) sede legale P.S.D.I. - modifica;
11) varie ed eventuali.
Sono presenti: Carta Giorgio Sr., Abbati Giuseppe, Arcuri Guido, Carta Giorgio Jr., Cioce Giuseppe, Gidorino Gianfranco, Grieco Giovanni, Magistro Domenico, Pietrantonio Luigi, Pisano Alberto, Tomassini Alberto e Ventura Alfonso. (Allegato 1- firme presenti).
Sono assenti giustificati : Serena Chiara, Briscagli Roberta, Coppi Antonio, De Finis Annino, De Paoli Paolo, Robles Vito, Scardicchio Onofrio, Alfieri Ciro, Conforti Serafino e Longo Antonello.
Alle ore 12,00 il Segretario Nazionale, Giorgio Carta Sr. - dato atto che la prima convocazione del 29/06/2007, ore 22,00, è andata deserta e constatata la regolare convocazione dei componenti della Direzione - dichiara aperta la seduta, passando alla trattazione del suddetto o.d.g..
Il Segretario Nazionale propone la nomina di segretario della seduta a Giorgio Carta Jr.; la proposta viene approvata all’unanimità.
Sul punto 1) dell’o.d.g., il Segretario Nazionale illustra le ragioni per cui decide di non reiterare le dimissioni, ribadendone la valenza politica. Carta senior fa una breve rassegna dei fatti accaduti negli ultimi mesi, che hanno sicuramente deteriorato la condizione ed il ruolo del Partito.
Si passa all’esame del punto 3 all’o.d.g. (modifiche statutarie). Magistro ne illustra i contenuti. Poi passa la parola a Tomassini che prosegue nell’illustrazione. Tomassini spiega l’organizzazione per circoli, non più per sezioni; altra novità è la nomina del Segretario da parte della Direzione. E’ stato introdotto il Comitato Etico. Subirà modifiche anche il sistema di elezione dei componenti il Consiglio Nazionale.
Tomassini illustra la natura federale del Partito.
Alle 12,15, fanno l’ingresso nella sede della riunione Sprecacenere Carlo e Mercuri Norina (quest’ultima, membro consultivo). Allegato 1
Carta senior propone di rinviare al Congresso l’approvazione dello Statuto.
Abbati propone di far girare via e- mail il documento a tutti i compagni, in modo da consentir loro di fornire il proprio apporto. Indica alcuni nodi che meritano approfondimenti.
Carta senior propone di approvare l’indirizzo generale della proposta federale, rinviando il dettaglio alle deliberazioni del congresso. La Direzione approva all’unanimità.
Tomassini propone la regola per cui parlamentari, ex parlamentari e/o consiglieri regionali siano di diritto membri consultivi della Direzione. La Direzione approva all’unanimità. E’ invitato a partecipare all’assemblea l’On. Antonio Pappalardo come membro consultivo. Si rinvia, su deliberazione unanime, l’esame del bilancio e dei rendiconti per l’assenza del tesoriere (punto 4 o.d.g.). Il Responsabile Organizzazione è delegato ad assumere ogni utile iniziativa per il rispetto della Legge, dello Statuto e per il recupero delle somme del tesseramento 2006.
Si passa all’esame della proposta delle norme congressuali.
Tomassini relaziona sull’esito dei lavori della Commissione riunitasi alle 10.00 di oggi per esaminare i dati del tesseramento 2006. La Commissione ha preso atto dell’impossibilità di procedere a causa della mancata esibizione dei documenti richiesti.(Allegato 2 – verbale commissione)
Carta senior - ai fini della determinazione del “peso” congressuale delle regioni - propone di far valere il tesseramento 2005, l’unico disponibile. A questi dati verranno aggiunti gli iscritti 2006 che si possano comunque documentare e certificare con copia bonifici e fax di data certa. I delegati al congresso nazionale devono essere, invece, in regola con il tesseramento, come da norme congressuali. La Direzione approva all’unanimità.
Si invita la predetta Commissione a proseguire l’accertamento dei dati.
Si passa all’esame della Commissione Nazionale di Garanzia per il Congresso che dovrà dirimere ogni controversia anche sul tesseramento. Si approva all’unanimità - unitamente alle norme congressuali - che essa sia composta da Magistro Domenico, Tomassini Alberto, Conforti Gaspare, Mercuri Norina, Ventura Alfonso.
Si approva all’unanimità che la sede legale del Partito sia stabilita presso lo Studio Legale Carta in Roma, v.le Bruno Buozzi n. 87.
Si approva all’unanimità che le mozioni congressuali siano presentate da almeno 3 membri della Direzione Nazionale o da almeno 15 membri del Consiglio Nazionale.
Pietrantonio presenta la mozione “La Base Socialdemocratica” – (allegato 3 – mozione).
Carta senior propone e legge un documento politico finale della Direzione e lo sottopone al voto della Direzione.
Grieco fa un’analisi delle attuali prospettive politiche e dello scenario generale e propone alcune correzioni.
Magistro illustra la questione politica legata all’evoluzione dello scenario politico.
Abbati ricostruisce la natura politica e non semplicemente organizzativa.
Pietrantonio e poi Cioce illustrano la propria analisi politica.
Prende la parola Tomassini che illustra la propria diagnosi della politica attuale, insiste sulla rilevanza dei temi etici, sia all’esterno che all’interno del Partito. Propone una modifica al documento di Carta senior.
Intervengono poi Arcuri (che propone di approfondire la discussione sulle future scelte politiche del PSDI), Carta senior, Gidorino, Pappalardo (autorizzato a parlare).
La Direzione approva - con un unico astenuto (sul primo capoverso) Grieco - il documento di Carta senior così come emendato e seguito dalla discussione. (Allegato 4)
La Direzione all’unanimità conferisce incarico alla Commissione Nazionale di Garanzia di stabilire la data ed il luogo di svolgimento del prossimo Congresso.
All’unanimità si dà mandato al Responsabile Organizzazione di verificare le ragioni dell’assenza di alcuni segretari regionali convocati odiernamente.
Constatato l’esauriente esame e trattazione degli argomenti posti all’o.d.g. (eccezione fatta per quelli di cui ai punti 2 e 6, la cui discussione, su deliberazione unanime, viene rinviata ad altra riunione), alle ore 14:30 viene chiuso il verbale e l’adunanza è sciolta.
f.to IL SEGRETARIO NAZIONALE
Giorgio Carta
___________________________
f.to IL SEGRETARIO
Giorgio Carta Jr
___________________

Ecco l'immagine relativa all'articolo pubblicato su "Panorama".

Ecco l'immagine relativa all'articolo pubblicato oggi, giovedì 19 luglio, sul "Corriere del Mezzogiorno".
L’INTERVENTO
di Mimmo Pizzimenti*
Macchina indietro, ragazzi! Il PSDI Marche, in linea, peraltro, con l’orientamento espresso dalla direzione nazionale del Partito ritiene di dovere imprimere una frenata al processo di coinvolgimento nel progetto costituente l’area socialista. Questo, e solo questo, è ragionevole fare dopo lo spettacolo a cui si è assistito il 13 e 14 luglio uu.ss. presso la sala dell’Auditorium Eur di Roma. Uno spettacolo incentrato, expressis verbis - anche in relazione al nome (P.S.I.) vecchio da dare al soggetto politico nuovo, prospettato da Boselli - sulla volontà di rimettere insieme i vari cocci (rectius: partiti) - non tutti, peraltro - formatisi all’indomani dell’esplosione del pianeta partito socialista italiano, determinata dall’incedere implacabile di quella fase molto triste e buia della vita politica italiana, passata alla storia (giudiziaria) con il nome di “Mani Pulite”. Niente più di questo. Come dire, la montagna ha partorito l’ennesimo topolino. E pensare che si era fatto un gran parlare del progetto di costituzione di un polo laico, liberale, socialista, democratico, riformista capace di includere tutte quelle sensibilità che avrebbero dimostrato di condividere un comune sentire. Invece, il metodo adottato è stato “esclusivo” rispetto, quantomeno, al PSDI, una delegazione del quale è stata, sì, invitata a partecipare all’evento, ma in qualità di spettatrice bella e buona, visto che nessuna sensibilizzazione era stata sollecitata prima di quella data. Insomma, se è vero che spesso la forma è sostanza, in questo caso la forma si è tradotta in una logica “accorpante” che non ha tenuto nel debito conto il principio della dignità di cui tutti i soggetti politici sono titolari. A maggior ragione il PSDI, data la storia, dato il valore. Pazienza. Se mancherà, anche stavolta, il segnale chiaro ed inequivoco della volontà di costruire “insieme” il nuovo soggetto politico che, partendo dal coinvolgimento paritario delle entità esistenti, vada a contaminare di ideologia i cosiddetti soggetti minori, quali i movimenti, le associazioni culturali, i circoli e, soprattutto, la società civile, il PSDI si terrà in disparte, pur sempre disponibile a realizzare ipotesi confederative con il PSI, ma anche momenti di alleanza con altri soggetti, quali il PD, se le condizioni politiche lo consiglieranno.
*Segretario Regionale P.S.D.I.
La Direzione Nazionale ha deciso di aprire una discussione sulla bozza di statuto che sarà approvato dal prossimo congresso. Collabora con noi per uno statuto migliore. Clicca qui per scaricare il documento.
Vi informo che il 19/07 u.s. il Tribunale di Roma – III Sezione – Giudice Formisano, ha respinto l’ennesimo ricorso d’urgenza proposto da Renato d’Andria.
In particolare il Tribunale ha accolto le difese svolte nell’interesse del P.S.D.I., dallo Studio Legale Carta di Roma, ritenendo pienamente valida e legittima la deliberazione assunta dalla Direzione Nazionale del Partito il 18-19/05/2007 ed impugnata da d’Andria con ricorso ex Art.700 C.P.C.
Nei prossimi giorni i nostri legali incontreranno l’avvocato di d’Andria per definire la causa promossa circa sei mesi fa contro nove compagni della Direzione. In relazione a tale vicenda è già pervenuta, allo Studio Legale Carta, formale rinuncia agli atti.
In relazione a quanto sopra, auspicando che la via giudiziaria resti fuori dall’attività di Partito, ritenendo d’interpretare i sentimenti di tutto il P.S.D.I., ringrazio lo Studio Carta, Giovanni e Giorgio, per l’impegno e la professionalità profusa in questi mesi.
Cordialità.-
Roma, li 23/07/2007
Il Vice Segretario Nazionale
Mimmo Magistro
Tratto da Panorama
redazione Venerdì 27 Luglio 2007 alle 17:01
Il Partito democratico ancora non è nato (le primarie sono fissate per il 14 ottobre), ma intanto già subisce una defezione parlamentare. Il deputato sardo Giorgio Carta (in passato più volte sottosegretario), dal 1 agosto lascerà il gruppo ulivista della Camera per approdare al gruppo misto. Carta, che dal 2004 è anche leader del ricostituito Psdi, ha affidato ad una polemica lettera la spiegazione del suo gesto.
«Per quanto concerne il pluralismo stile PD», scrive, evidentemente deluso per lo scarso peso riservato nella nuova formazione agli eredi di Giuseppe Saragat, «abbiamo assistito ad una cencelliana spartizione delle seggiole del Comitato costituente tra dirigenti Ds e Dl definiti da alcuni come oligarchia diretta. Adesso si arriverà alla fatidica data del 14 ottobre nella quale si eleggerà l’Assemblea costituente. Ho idea che questo processo si svolgerà come l’assemblea di una spa, dove l’azionariato diffuso ratificherà le decisioni prese altrove dagli azionisti di riferimento riuniti in un ferreo patto di sindacato».
«Avevamo immaginato un grande contenitore», conclude Carta, «che pur portando alla reductio ad unum di partiti e movimenti, consentisse a tutti di non sentirsi ospiti affinché anche quelli numericamente piccoli potessero sentirsi cofondatori di qualcosa di nuovo. Al momento possiamo solo dire che abbiamo capito male».
Malumore viene espresso dal PSDI, sia sui provvedimenti assunti sia su quelli rinviati in materia di personale dalla Giunta Regionale .
Per il Segretario regionale, Mimmo Magistro ed il capogruppo alla Regione Puglia, Beppe Cioce - “è fuori discussione la buona fede e l’onestà intellettuale del Presidente Vendola e dell’Assessore Minervini – ma il troppo è troppo!! Non è possibile continuare ad assumere dirigenti apicali senza un criterio obbiettivo, un minimo di pubblicità. C’e’ in Giunta una sorta di selfservice in cui ogni singolo assessore, senza degnarsi di concordarlo con i sindacati e mortificando i dirigenti interni, continua a scegliersi il vertice burocratico del proprio settore che in molte occasioni, non avrebbe neanche i requisiti minimi per partecipare al concorso pubblico.
Una situazione disdicevole soprattutto perché in violazione della divisione dei poteri tra politici e burocrati sancita dalla Bassanini. Un’imbarcata nuova si prospetta per i super manager. Vorremmo ricordare alla Giunta – che predica contro il precariato – che la Regione Puglia è diventata la maggiore e peggiore fabbrica di precariato.
Siamo rammaricati perché le nostre segnalazioni a Vendola e Minervini, sulla circostanza che centinaia e centinaia di stagisti, chiamati solo per via clientelare, vengano utilizzati non già in affiancamento ad un tutor - come prevede la Legge- ma in sostituzione di dipendenti regionali emarginati, siano rimaste inascoltate.
Nel caso qualcuno se lo fosse dimenticata, la norma sulla “rottamazione” inserita nella Finanziaria 2002, non prevedeva la sostituzione del personale in esodo, ma il trasferimento delle funzione a Comuni e Province, con il riordino degli uffici e l’aggiornamento dei dipendenti. Oggi paghiamo il personale in esodo e quello comunque assunto in sostituzione! Siamo ad un assalto alla diligenza con consulenti, dirigenti, assunzioni dirette a tempo o attraverso gli Enti Strumentali (Finpuglia, ARES, EDISU, ARTI, Sviluppo Italia, Tecnopolis), centinaia di finti stagisti assunti da parte di ISFOL e FORMEZ con metodi lontani anni luce da quelli che i cittadini si sarebbero attesi da un governo di centrosinistra. La Puglia non vuole più prediche e poesie ma trasparenza e partecipazione. Il PSDI ritiene conclusa l’era dei finti tecnici e finti esterni. A settembre se Vendola non darà segnali concreti di cambiamento e di rispetto degli impegni assunti, non potrà più contare, né nell’immediato né nel futuro, sulla leale solidarietà del PSDI, sin qui espressa. Non si può pensare di fare “Papa, Re e Cardinale” con l’aiuto di Assessori alle prese con conflitti d’interesse, assessori disconosciuti dai propri gruppi consiliari e con amici d’infanzia – questi ultimi tutti rispettabili persone – ma tutte palesemente schierate, che falsano il voto democratico dei cittadini. Ovviamente, ci aspettiamo che un segnale di ravvedimento venga dai partiti maggiori e dal coordinatore del centrosinistra che avrebbero l’obbligo morale non solo di essere coinvolti nelle scelte del governatore, ma di far rispettare le forze cosiddette “minori”, che però sono state determinanti per battere Fitto. Il vertice di settembre non sia solo l’occasione per uno sfogatolo orale, come sono stati sino ad oggi la maggior parte delle riunioni, tutte concluse con impegni mai mantenuti.”
Bari, li 02/07/2007
Piena e sincera solidarietà a Vito Signorile, fondatore del Teatro Abeliano, è stata espressa dal Segretario Regionale del PSDI, Mimmo Magistro, più volte Assessore al Comune di Bari.
Per Magistro “con il Teatro Petruzzelli, l’Abeliano ha rappresentato l’arte e la cultura di Bari per trent’anni. E’ stato una vetrina, sia per i più bravi attori di prosa italiani, sia per i giovani pugliesi lanciati.
” Trent’anni di sacrifici e di successi esaltanti per Vito Signorile ed i suoi collaboratori – prosegue l’esponente del PSDI – che non possono essere cancellati dalla disdetta dei proprietari del capannone ove è allocato il Teatro. Ecco perché sono certo che Comune, Provincia di Bari e Regione Puglia, si adopereranno per trovare un’ idonea soluzione, anche tra le tante strutture in proprietà abbandonate o scarsamente utilizzate. Penso, tra le prime che mi vengono in mente, alla sala Teatro del Ciapi o dell’ASI .”
“Sulla vita del Teatro Abeliano – conclude Magistro – si gioca un pezzo della credibilità della nostra classe politica ed amministrativa”.
Bari, li 04/08/2007
Il compagno Giorgio Carta, in coerenzacon la sua proposta approvata dalla Direzione Nazionale, ha lasciato il Gruppo parlamentare dell'Ulivo e si è iscritto al Gruppo Misto. L'annuncio è stato dato in apertura di seduta dalla Prsidenza della Camera. In precedenza l'On. Carta aveva trasmesso al Capo Gruppo dell'Ulivo, Dario Franceschini, l'allegata nota:
Preg.mo On. Dario Franceschini
Capo Gruppo Ulivo
Camera dei Deputati
Cortese Presidente,
il giorno della Tua elezione a capogruppo ho preso la parola dichiarando la mia adesione al gruppo dell’ Ulivo e non a quello misto in coerenza con l’ accordo politico tra PSDI ed i partiti che diedero vita alla lista dell’ Ulivo. Condizionavo questa mia scelta alla possibilità di avere una agibilità all’interno del Parlamento per dare voce alle istanze del mio Partito. La richiesta fu a parole condivisa, rimandando ad incontri successivi la definizione del problema.
Non voglio qui soffermarmi sugli inutili incontri avuti con Te e la Vicecapogruppo.
Devo solo constatare che, giorno dopo giorno, sono stato messo in condizioni di sentirmi sempre più un corpo estraneo il cui compito era solo quello di pigiare bottoni sotto le imperative direttive dei vari Nerone o Tigellino di turno. Nessuna possibilità di incidere sui processi decisionali di qualsiasi tipo, nessun luogo dove portare le istanze che mi venivano sollecitate dal partito. Ho spesso votato, per senso di responsabilità, provvedimenti sui quali nutrivo notevoli perplessità ed ho utilizzato, in alcune circostanze, l’astensione come unico strumento per certificare l’esistenza politica del PSDI in Parlamento. Ero convinto che il gruppo unico, che nasceva come primo atto di un processo di aggregazione politica, non contraddicesse nei fatti il dichiarato rispetto di tutte le Storie e sensibilità. Con rammarico devo prendere atto di essermi sbagliato. E poiché sono fermamente convinto che non si può stare in Paradiso a dispetto dei Santi, senza polemiche, tolgo il disturbo.
Nel breve periodo di vita che avrà questo Parlamento eserciterò le mie funzioni di eletto nel centrosinistra come componente del gruppo misto.
Il rispetto che devo a me stesso ed al Partito che rappresento non mi consentono di indugiare oltre restando in una condizione di totale isolamento politico Cordialità.
Giorgio Carta
PS: Ho inviato al Presidente della Camera la comunicazione di voler far parte del gruppo misto.
|