Di seguito tutti gli interventi pubblicati all'interno del sito, disposti in ordine cronologico.
La Direzione regionale del PSDI sentite la relazione politica del Segretario Regionale, Mimmo Magistro e l’informativa del Capogruppo Regionale, Beppe Cioce, sullo stato dei rapporti alla Regione Puglia, esprime pieno consenso sulle iniziative da loro assunte. Sul piano politico individua, nell’alleanza delle forze che si richiamano al socialismo italiano ed alla socialdemocrazia, la strada per ridare slancio al riformismo ed alle battaglie di giustizia sociale, indicando nella piattaforma sottoscritta dai Segretari Regionali pugliesi, la via per rilanciare la cultura socialista. Solo unitariamente, le forze socialiste potranno dialogare con DS e Margherita per eventuali nuovi soggetti politici. Sul piano interno, per il governo della Regione, delle Province e dei Comuni, la direzione ritiene essenziale superare le contraddizioni false e fuorvianti tra politica, partiti e società civile. A tutti è affidato un compito diverso di gestione e di controllo della cosa pubblica. A nessuno è consentito strumentalizzare le carenze e le debolezze dei partiti, che restano il baluardo della democrazia. La vittoria di Vendola alla Regione Puglia, cui hanno contribuito con lealtà i socialdemocratici, dev’essere considerata la partenza e non il punto d’arrivo ed il limite del centro sinistra. Vanno trovate, però, forme di coinvolgimento al governo complessivo della regione per tutte le forze politiche, anche quelle escluse dalla Giunta. Pertanto il PSDI, affida al Presidente Vendola ed il Coordinatore Introna, il compito - di individuare i meccanismi affinché tutti si sentano attori e non spettatori delle scelte. In tal senso, la Direzione ribadisce pieno e sincero consenso alle scelte della Segreteria e del Gruppo Regionale. La Direzione, infine, preso atto con soddisfazione dell’unità del gruppo dirigente, conferma il pieno sostegno alle battaglie dei propri rappresentanti – a livello nazionale - per la difesa dei valori del socialismo democratico e fiducia che la magistratura saprà ripristinare, a breve, le più elementari regole di convivenza civile messe a repentaglio da atteggiamenti che nulla hanno a che fare con la tradizione “saragattiana”.
Ho letto con enorme soddisfazione la lettera di solidarietà ai compagni Cioce e Magistro e mi sorge un sospetto, come tu hai già ipotizzato, che i DIRIGENTI rappresentano solo l'alto comando arroccato in un fortino dal quale tutti i soldati si sono allontanati e dal quale emanano provvedimenti senza alcun nesso! Grazie di far parte della maggioranza del Partito ed in particolare di affrontare con ironia gli strali della via dell'oca. Personalmente, come te, ho espresso con vigore il mio dissenso e la mia preoccupazione,convinto di provocare un provvedimento di espulsione. Ma mi accorgo che come segretario provinciale e consigliere di un piccolo comune,non sono stato preso in considerazione! Peccato! mi chiedo: cosa devo fare per ottenere visibilità? Grazie di cuore ai compagni Cioce e Magistro e a tutti i compagni che LOTTANO per il ripristino della DEMOCRAZIA.
Fraternamente
Ciro Tinè
Cari compagni Mimmo Magistro e Peppe Cioce, ho appreso con tristezza la notizia del provvedimento di espulsione dal partito eseguito nei vostri confronti e questo mi ha profondamente mortificato in quanto l'avv. Cioce unico consigliere regionale in tutta Italia e il dott. Magistro segretario regionale pugliese del partito nonchè vice segretario nazionale. Ricordo che Cioce e Magistro sono stati promotori della rinascita del partito ritrovandosi oggi ingiustamente esclusi. Con tutta la solidarietà e la stima che provo nei vostri confronti, vi saluto fraternamente e vi abbraccio.
Sabato Donato
Seg. del Comune di Filiano (Potenza)
Caro Mimmo insieme ai compagni salernitani invio a te ed all'on. Cioce la solidarietà per il grave provvedimento , peraltro privo di legittimazione, che vi ha colpito. Ho letto sul sito, “temporaneamente” trafugato insieme al simbolo del PSDI, un articolo del quotidiano “Il mattino” di Napoli che riportava una mia dichiarazione circa la situazione politica nella mia città, Scafati in provincia di Salerno, in cui rivesto la carica di Presidente del consiglio comunale. Come potrà constatare, chi avrà voglia di farlo, collegandosi a quel sito ( io mi tappo il naso e lo faccio ogni mattina), tale articolo è stato inserito con l’unico scopo di far credere a quei pochi sprovveduti che ancora pensano che dott. D’Andria rappresenti il partito che fu di Saragat, che sono in tanti. Il dott. D’Andria usa questi articoli come la buonanima di Mussolini usava, per le parate militari, i pochi carri armati che aveva, spostandoli da una piazza all’altra dell’Italia. Fin qui non ci sarebbe nulla di strano e di male. Ognuno usa i mezzi che tiene. Il grave, però, sta nel fatto che utilizza, per farsi propaganda, il nome ed il ruolo istituzionale di chi ha manifestato e manifesta in ogni occasione, il più ampio dissenso sul suo operato. Nonostante il dott. D’Andria sia delle mie parti non ho il piacere di conoscerlo. Non mi diletto ad ascoltare o a leggere le cose che dicono e scrivono di lui, perché semplicemente non mi interessano. Il giudizio negativo che mi sono fatto di questo signore e della cricca che lo sorregge si basa quindi esclusivamente sulle cose che ha fatto e detto da quando si è autoproclamato Segretario Nazionale. Elencarle tutte sarebbe troppo lungo. Basta ricordare la “democratica” sospensione della commissione di garanzia per il tesseramento e quella di tanti compagni rei di non allinearsi ai suoi interessi o la celebrazione di quella farsa di congresso senza la minima traccia di garanzia di legittimità sia di tesseramento che di rappresentanza delle minoranze. È mia testimonianza diretta, infatti, l’inesistenza di una benché minima parvenza di assemblea per designare i delegati al congresso in Campania ed a Salerno. A Salerno: il compagno(?) che si fa chiamare segretario di federazione del PSDI, nonché membro della direzione Nazionale del Partito è un consigliere comunale, socialdemocratico in incognito, eletto in una lista tutta DS che si vergogna di costituire il gruppo PSDI al consiglio comunale. Questo “emerito” socialdemocratico mi aveva riunito con altri due (dico 2) compagni e mi aveva comunicato che stavamo celebrando il congresso provinciale, offrendomi un posto come delegato al congresso nazionale, ovviamente per la corrente del dott. D’Andria. Al mio rifiuto si era pure risentito e non si fatto più sentire. Analoga cosa si è verificata per il congresso regionale (?) con la differenza che i congressisti stavolta eravamo in sei o sette. Cari compagni “scomunicati” finora nutrivo un pizzico di invidia nei vostri confronti ma penso che, dopo quello che ho scritto, una bella scomunica me la sarò meritata anch’io da parte del detentore del credo della ortodossia socialdemocratica e la finirò di invidiarvi. Se poi la scomunica non dovesse arrivare vi prometto che la prossima volta mi impegnerò di più. Fuori dall’ironia e dal sarcasmo cari compagni vi sono grato insieme ai tanti socialdemocratici salernitani per quello che state facendo per tenere alta la bandiera del “sole nascente” e non vediamo l’ora che l’intera triste vicenda che ci coinvolge tutti, arrivi a conclusione e per riappropriarci definitivamente di quel simbolo che solo temporaneamente ed illegittimamente viene detenuto da altri. Per quanto riguarda Salerno ce la stiamo mettendo tutta per riuscire in questa impresa, anche per collocare nel posto che merita il socialdemocratico in incognito segretario di federazione.
Ing. Domenico Cuomo Presidente SOCIALDEMOCRATICO del Consiglio Comunale della città di Scafati (Sa).
Carissimo Mimmo, invio a Te e all'Avv. Cioce la mia solidarietà per il grave provvedimento ( illegittimo ) che Vi ha colpito. Non posso che esprimere la mia profonda stima e la mia totale solidarietà nei confronti di chi ha davvero il coraggio di continuare un'azione politica che ci porta solo verso la democrazia ed il rispetto delle regole, riferimento per i giovani d'oggi e per le generazioni future. Vi abbraccio con simpatia.
Vittorio Verderosa
Consigliere Comunale Rocchetta Sant'Antonio (FG)
Ai compagni CIOCE e MAGISTRO La notizia del provvedimento di espulsione e diffida comminatavi mi addolora profondamente, perchè ha il significato di volere colpire chi con sacrificio e dedizione cerca chiarezza e verità. Ormai i provvedimenti negativi di via dell'oca sono divenuti offensivi ed intollerabili! A Voi esprimo con calore fraterno i sensi della mia profonda stima e la mia totale solidarietà.
Silvana Sanvido Segretaria Regionale del Veneto
L’irrituale espulsione dal Partito del Consigliere regionale della Puglia Giuseppe Cioce e del Segretario Regionale del PSDI Mimmo Magistro conferma la giustezza della decisione di non partecipare al cosiddetto Congresso di Fiuggi. Essa costituisce un ulteriore arbitrario esercizio di facoltà e di potestà esercitate in spregio alle basilari regole di convivenza democratica Ne discende l’auspicio che il Tribunale di Roma, già investito della questione, possa presto riportare alla legalità la vita del Partito. Esprimo la mia personale solidarietà a coloro che sono stati e sono oggetto di un tale irregolare esercizio di poteri.
On. Giorgio Carta
Non posso che essere vicino ed esprimere tutta la mia solidarietà al nostro consigliere Regionale Avv. Giuseppe CIOCE ed al Vice Segretario Nazionale PSDI Dott. Mimmo MAGISTRO per la scelta che hanno intrapreso verso la Regione Puglia per riscattare le promesse fatte e non mantenute dalla giunta Vendola alla quale noi "SOCIALDEMOCRATICI" abbiamo contribuito alla sua elezione. Ma voglio condannare l'attegiamento anti-democratico e fascista dittatoriale assunto da alcuni personaggi i quali non sono stati legittimati, ma si sono arbitrariamente impossessati del NOSTRO partito e delle nostre IDEE. Non bisogna farsi DEMORALIZZARE dai FACCENDIERI, NOI abbiamo l'impegno e l'obbligo di portare avanti le idee del nostro Padre fondatore Giuseppe Saragat.
Viva la SOCIALDEMOCRAZIA Vito Robles Segretario Regionale Lombardia
Caro Mimmo, apprendo con amarezza di alcuni provvedimenti adottati nei confronti di alcuni compagni socialdemocratici, che non rientrano nel nostro patrimonio genetico, di uomini votati alla sobrietà, al rispetto della dignità e delle libertà altrui e delle regole democratiche. Apprendo altresì dai giornali che il Sig. D'Andria avrebbe delle vicende penali pendenti. Non ne conosco compiutamente il contenuto. Ma, se ciò fosse vero, farebbe bene D'Andria a farsi da parte, attendendo che siano definite le sue pendenze. E' vero che il cittadino è colpevole solo a sentenza definitiva, ma in politica vi sono ben altre ragioni che prevalgono, non ultima l'immagine del partito, che nel momento in cui esso sta cercando di ritornare ad essere il partito che ha contribuito a dare la svolta democratica al nostro paese, potrebbe non trovare il gradimento dei cittadini. Sono certo che i compagni socialdemocratici apprezzerebbero il gesto di D'Andria e sono certo che lotterebbero insieme a lui perchè al più presto siano definiti i suoi procedimenti. Egli, al termine, sarebbe accolto fra noi a braccia aperte.
Con simpatia
Antonio Pappalardo
Ai Compagni
Beppe Cioce
Mimmo Magistro
Cari Compagni, a nome mio e di tutti i compagni della provincia di Foggia, esprimo la mia completa solidarietà e il mio incitamento nel continuare la vostra azione politica. Io non so il sig. D’Andria cosa rappresenti, probabilmente neanche se stesso, so di certo che i Compagni Cioce e Magistro da sempre rappresentano la Socialdemocrazia in Puglia e anche la provincia di Foggia è solidale con loro. Saremo, come provincia di Foggia, sarò, come dirigente regionale, sempre a fianco a voi ed al vostro operato. Conservo con grande venerazione il telegramma di deferimento ai Probiviri che l’allora segretario nazionale, on. Tanassi fece nei miei confronti allorché giovane segretario sezionale, favorimmo con l’appoggio esterno la prima amministrazione di sinistra nel comune di Manfredonia. La storia si ripete? Sempre a vostra disposizione.
Giovanni Caratù Presidente provinciale PSDI Foggia
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