Di seguito tutti gli interventi pubblicati all'interno del sito, disposti in ordine cronologico.
Telese Terme
27 agosto – 2 settembre 2007
PARCO DELLE TERME
Lunedì 27 agosto 2007
Ore 19.00 “Bipolarismo e Riforme: che fare?”
Introduce: On. Marco Di Stefano – Vice Segretario Nazionale Popolari UDEUR
Intervengono: On. Vannino Chiti – Ministro Rapporti con il Parlamento e Riforme istituzionali
Sen. Nicola Latorre – Vice Presidente Gruppo ULIVO Senato della Repubblica
Sen. Renato Schifani – Presidente Gruppo FI Senato della Repubblica
Sen. Altero Matteoli – Presidente Gruppo AN Senato della Repubblica
Sen. Cesare Salvi – Presidente Commissione Giustizia Senato della Repubblica
On. Giorgio Carta - Segretario Nazionale PSDI
Moderatore: Marco Demarco – Direttore del “Corriere del Mezzogiorno”
Il compagno Giorgio Carta, in coerenzacon la sua proposta approvata dalla Direzione Nazionale, ha lasciato il Gruppo parlamentare dell'Ulivo e si è iscritto al Gruppo Misto. L'annuncio è stato dato in apertura di seduta dalla Prsidenza della Camera. In precedenza l'On. Carta aveva trasmesso al Capo Gruppo dell'Ulivo, Dario Franceschini, l'allegata nota:
Preg.mo On. Dario Franceschini
Capo Gruppo Ulivo
Camera dei Deputati
Cortese Presidente,
il giorno della Tua elezione a capogruppo ho preso la parola dichiarando la mia adesione al gruppo dell’ Ulivo e non a quello misto in coerenza con l’ accordo politico tra PSDI ed i partiti che diedero vita alla lista dell’ Ulivo. Condizionavo questa mia scelta alla possibilità di avere una agibilità all’interno del Parlamento per dare voce alle istanze del mio Partito. La richiesta fu a parole condivisa, rimandando ad incontri successivi la definizione del problema.
Non voglio qui soffermarmi sugli inutili incontri avuti con Te e la Vicecapogruppo.
Devo solo constatare che, giorno dopo giorno, sono stato messo in condizioni di sentirmi sempre più un corpo estraneo il cui compito era solo quello di pigiare bottoni sotto le imperative direttive dei vari Nerone o Tigellino di turno. Nessuna possibilità di incidere sui processi decisionali di qualsiasi tipo, nessun luogo dove portare le istanze che mi venivano sollecitate dal partito. Ho spesso votato, per senso di responsabilità, provvedimenti sui quali nutrivo notevoli perplessità ed ho utilizzato, in alcune circostanze, l’astensione come unico strumento per certificare l’esistenza politica del PSDI in Parlamento. Ero convinto che il gruppo unico, che nasceva come primo atto di un processo di aggregazione politica, non contraddicesse nei fatti il dichiarato rispetto di tutte le Storie e sensibilità. Con rammarico devo prendere atto di essermi sbagliato. E poiché sono fermamente convinto che non si può stare in Paradiso a dispetto dei Santi, senza polemiche, tolgo il disturbo.
Nel breve periodo di vita che avrà questo Parlamento eserciterò le mie funzioni di eletto nel centrosinistra come componente del gruppo misto.
Il rispetto che devo a me stesso ed al Partito che rappresento non mi consentono di indugiare oltre restando in una condizione di totale isolamento politico Cordialità.
Giorgio Carta
PS: Ho inviato al Presidente della Camera la comunicazione di voler far parte del gruppo misto.
Piena e sincera solidarietà a Vito Signorile, fondatore del Teatro Abeliano, è stata espressa dal Segretario Regionale del PSDI, Mimmo Magistro, più volte Assessore al Comune di Bari.
Per Magistro “con il Teatro Petruzzelli, l’Abeliano ha rappresentato l’arte e la cultura di Bari per trent’anni. E’ stato una vetrina, sia per i più bravi attori di prosa italiani, sia per i giovani pugliesi lanciati.
” Trent’anni di sacrifici e di successi esaltanti per Vito Signorile ed i suoi collaboratori – prosegue l’esponente del PSDI – che non possono essere cancellati dalla disdetta dei proprietari del capannone ove è allocato il Teatro. Ecco perché sono certo che Comune, Provincia di Bari e Regione Puglia, si adopereranno per trovare un’ idonea soluzione, anche tra le tante strutture in proprietà abbandonate o scarsamente utilizzate. Penso, tra le prime che mi vengono in mente, alla sala Teatro del Ciapi o dell’ASI .”
“Sulla vita del Teatro Abeliano – conclude Magistro – si gioca un pezzo della credibilità della nostra classe politica ed amministrativa”.
Bari, li 04/08/2007
Malumore viene espresso dal PSDI, sia sui provvedimenti assunti sia su quelli rinviati in materia di personale dalla Giunta Regionale .
Per il Segretario regionale, Mimmo Magistro ed il capogruppo alla Regione Puglia, Beppe Cioce - “è fuori discussione la buona fede e l’onestà intellettuale del Presidente Vendola e dell’Assessore Minervini – ma il troppo è troppo!! Non è possibile continuare ad assumere dirigenti apicali senza un criterio obbiettivo, un minimo di pubblicità. C’e’ in Giunta una sorta di selfservice in cui ogni singolo assessore, senza degnarsi di concordarlo con i sindacati e mortificando i dirigenti interni, continua a scegliersi il vertice burocratico del proprio settore che in molte occasioni, non avrebbe neanche i requisiti minimi per partecipare al concorso pubblico.
Una situazione disdicevole soprattutto perché in violazione della divisione dei poteri tra politici e burocrati sancita dalla Bassanini. Un’imbarcata nuova si prospetta per i super manager. Vorremmo ricordare alla Giunta – che predica contro il precariato – che la Regione Puglia è diventata la maggiore e peggiore fabbrica di precariato.
Siamo rammaricati perché le nostre segnalazioni a Vendola e Minervini, sulla circostanza che centinaia e centinaia di stagisti, chiamati solo per via clientelare, vengano utilizzati non già in affiancamento ad un tutor - come prevede la Legge- ma in sostituzione di dipendenti regionali emarginati, siano rimaste inascoltate.
Nel caso qualcuno se lo fosse dimenticata, la norma sulla “rottamazione” inserita nella Finanziaria 2002, non prevedeva la sostituzione del personale in esodo, ma il trasferimento delle funzione a Comuni e Province, con il riordino degli uffici e l’aggiornamento dei dipendenti. Oggi paghiamo il personale in esodo e quello comunque assunto in sostituzione! Siamo ad un assalto alla diligenza con consulenti, dirigenti, assunzioni dirette a tempo o attraverso gli Enti Strumentali (Finpuglia, ARES, EDISU, ARTI, Sviluppo Italia, Tecnopolis), centinaia di finti stagisti assunti da parte di ISFOL e FORMEZ con metodi lontani anni luce da quelli che i cittadini si sarebbero attesi da un governo di centrosinistra. La Puglia non vuole più prediche e poesie ma trasparenza e partecipazione. Il PSDI ritiene conclusa l’era dei finti tecnici e finti esterni. A settembre se Vendola non darà segnali concreti di cambiamento e di rispetto degli impegni assunti, non potrà più contare, né nell’immediato né nel futuro, sulla leale solidarietà del PSDI, sin qui espressa. Non si può pensare di fare “Papa, Re e Cardinale” con l’aiuto di Assessori alle prese con conflitti d’interesse, assessori disconosciuti dai propri gruppi consiliari e con amici d’infanzia – questi ultimi tutti rispettabili persone – ma tutte palesemente schierate, che falsano il voto democratico dei cittadini. Ovviamente, ci aspettiamo che un segnale di ravvedimento venga dai partiti maggiori e dal coordinatore del centrosinistra che avrebbero l’obbligo morale non solo di essere coinvolti nelle scelte del governatore, ma di far rispettare le forze cosiddette “minori”, che però sono state determinanti per battere Fitto. Il vertice di settembre non sia solo l’occasione per uno sfogatolo orale, come sono stati sino ad oggi la maggior parte delle riunioni, tutte concluse con impegni mai mantenuti.”
Bari, li 02/07/2007
Tratto da Panorama
redazione Venerdì 27 Luglio 2007 alle 17:01
Il Partito democratico ancora non è nato (le primarie sono fissate per il 14 ottobre), ma intanto già subisce una defezione parlamentare. Il deputato sardo Giorgio Carta (in passato più volte sottosegretario), dal 1 agosto lascerà il gruppo ulivista della Camera per approdare al gruppo misto. Carta, che dal 2004 è anche leader del ricostituito Psdi, ha affidato ad una polemica lettera la spiegazione del suo gesto.
«Per quanto concerne il pluralismo stile PD», scrive, evidentemente deluso per lo scarso peso riservato nella nuova formazione agli eredi di Giuseppe Saragat, «abbiamo assistito ad una cencelliana spartizione delle seggiole del Comitato costituente tra dirigenti Ds e Dl definiti da alcuni come oligarchia diretta. Adesso si arriverà alla fatidica data del 14 ottobre nella quale si eleggerà l’Assemblea costituente. Ho idea che questo processo si svolgerà come l’assemblea di una spa, dove l’azionariato diffuso ratificherà le decisioni prese altrove dagli azionisti di riferimento riuniti in un ferreo patto di sindacato».
«Avevamo immaginato un grande contenitore», conclude Carta, «che pur portando alla reductio ad unum di partiti e movimenti, consentisse a tutti di non sentirsi ospiti affinché anche quelli numericamente piccoli potessero sentirsi cofondatori di qualcosa di nuovo. Al momento possiamo solo dire che abbiamo capito male».
Vi informo che il 19/07 u.s. il Tribunale di Roma – III Sezione – Giudice Formisano, ha respinto l’ennesimo ricorso d’urgenza proposto da Renato d’Andria.
In particolare il Tribunale ha accolto le difese svolte nell’interesse del P.S.D.I., dallo Studio Legale Carta di Roma, ritenendo pienamente valida e legittima la deliberazione assunta dalla Direzione Nazionale del Partito il 18-19/05/2007 ed impugnata da d’Andria con ricorso ex Art.700 C.P.C.
Nei prossimi giorni i nostri legali incontreranno l’avvocato di d’Andria per definire la causa promossa circa sei mesi fa contro nove compagni della Direzione. In relazione a tale vicenda è già pervenuta, allo Studio Legale Carta, formale rinuncia agli atti.
In relazione a quanto sopra, auspicando che la via giudiziaria resti fuori dall’attività di Partito, ritenendo d’interpretare i sentimenti di tutto il P.S.D.I., ringrazio lo Studio Carta, Giovanni e Giorgio, per l’impegno e la professionalità profusa in questi mesi.
Cordialità.-
Roma, li 23/07/2007
Il Vice Segretario Nazionale
Mimmo Magistro
La Direzione Nazionale ha deciso di aprire una discussione sulla bozza di statuto che sarà approvato dal prossimo congresso. Collabora con noi per uno statuto migliore. Clicca qui per scaricare il documento.
L’INTERVENTO
di Mimmo Pizzimenti*
Macchina indietro, ragazzi! Il PSDI Marche, in linea, peraltro, con l’orientamento espresso dalla direzione nazionale del Partito ritiene di dovere imprimere una frenata al processo di coinvolgimento nel progetto costituente l’area socialista. Questo, e solo questo, è ragionevole fare dopo lo spettacolo a cui si è assistito il 13 e 14 luglio uu.ss. presso la sala dell’Auditorium Eur di Roma. Uno spettacolo incentrato, expressis verbis - anche in relazione al nome (P.S.I.) vecchio da dare al soggetto politico nuovo, prospettato da Boselli - sulla volontà di rimettere insieme i vari cocci (rectius: partiti) - non tutti, peraltro - formatisi all’indomani dell’esplosione del pianeta partito socialista italiano, determinata dall’incedere implacabile di quella fase molto triste e buia della vita politica italiana, passata alla storia (giudiziaria) con il nome di “Mani Pulite”. Niente più di questo. Come dire, la montagna ha partorito l’ennesimo topolino. E pensare che si era fatto un gran parlare del progetto di costituzione di un polo laico, liberale, socialista, democratico, riformista capace di includere tutte quelle sensibilità che avrebbero dimostrato di condividere un comune sentire. Invece, il metodo adottato è stato “esclusivo” rispetto, quantomeno, al PSDI, una delegazione del quale è stata, sì, invitata a partecipare all’evento, ma in qualità di spettatrice bella e buona, visto che nessuna sensibilizzazione era stata sollecitata prima di quella data. Insomma, se è vero che spesso la forma è sostanza, in questo caso la forma si è tradotta in una logica “accorpante” che non ha tenuto nel debito conto il principio della dignità di cui tutti i soggetti politici sono titolari. A maggior ragione il PSDI, data la storia, dato il valore. Pazienza. Se mancherà, anche stavolta, il segnale chiaro ed inequivoco della volontà di costruire “insieme” il nuovo soggetto politico che, partendo dal coinvolgimento paritario delle entità esistenti, vada a contaminare di ideologia i cosiddetti soggetti minori, quali i movimenti, le associazioni culturali, i circoli e, soprattutto, la società civile, il PSDI si terrà in disparte, pur sempre disponibile a realizzare ipotesi confederative con il PSI, ma anche momenti di alleanza con altri soggetti, quali il PD, se le condizioni politiche lo consiglieranno.
*Segretario Regionale P.S.D.I.

Ecco l'immagine relativa all'articolo pubblicato oggi, giovedì 19 luglio, sul "Corriere del Mezzogiorno".

Ecco l'immagine relativa all'articolo pubblicato su "Panorama".
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