Di seguito tutti gli interventi pubblicati all'interno del sito, disposti in ordine cronologico.
di Vito Robles
In un tempo nel quale le forze politiche e sociali dovrebbero cogliere l’opportunità di unire tutte le forze attorno ad un progetto comune per fare uscire l’Italia dalla crisi, rilanciare la sua economia e ricercare nuove forme per costruire posti di lavoro i partiti che compongono maggioranza e opposizione cercano ad ogni costo lo scontro e la disgregazione sia istituzionale che sociale. Il Partito socialdemocratico ha appreso con viva attenzione la notizia del pronunciamento negativo della Consulta in merito al cosiddetto “ Lodo Alfano”, ma si augura che il Governo ed i rappresentanti delle Istituzioni, al di là delle inusuali ed inopportune dichiarazioni, sappiano rispondere al Paese con appropriato e rinnovato rispetto e con doveroso ed umile spirito di servizio continuando nel proprio lavoro poiché devono rispondere del loro operato al popolo sovrano. L’approssimarsi delle elezioni Regionali impone anche al nostro piccolo, ma glorioso partito, unica formazione politica in Italia a fare – nel nome e nel simbolo – chiaro e specifico riferimento al socialismo democratico e riformista di prendere contatti con le forze politiche per analizzare i programmi e costituire alleanze. Per questo la Direzione Provinciale- riunita in Brescia – ha espresso alcune linea guida da sottoporre agli eventuali alleati. La sintesi socialdemocratica fra libertà e giustizia sociale è la traccia lungo la quale l’area liberal-riformista deve recuperare la capacità e la forza per guidare un processo vero di modernizzazione e trasformazione democratica della Regione Lombardia. Solo con la garanzia e la sicurezza di un lavoro, i giovani potranno avere stabilità e costruire la propria famiglia cristianamente intesa, base insostituibile della nostra società. Serve una nuova politica energetica eco compatibile ed utile a preservare l’ambiente anche alla luce delle mutate condizioni del clima. Vogliamo sostenere l’equità fiscale per consentire sviluppo alle piccole e medie imprese, lombarde, per creare nuove opportunità di lavoro e salari e pensioni dignitosi alle famiglie che oggi non arrivano alla fine del mese, anzi a metà del mese. Ribadiamo che il sistema migratorio deve essere compatibile con la sicurezza dei cittadini e con la certezza delle pene con chi delinque. Chi viene in Italia deve rispettare le leggi, gli usi i costumi. Rimaniamo ancorati al sistema di ideali e di valori che i socialdemocratici professano da sempre sulla base dell’insegnamento di Saragat, padre fondatore tra i primi della democrazia repubblicana in Italia, ma pragmatici guardiamo agli uomini ed ai loro programmi nell’interesse del bene comune. A Brescia restiamo fedeli agli impegni presi nel sostenere in Comune il Sindaco Paroli ed alla Provincia il Presidente Molgora, e siamo contenti che i programmi si stiano realizzando e pertanto anche le promesse agli elettori. Sicurezza, famiglia, ripresa economica, lavoro, viabilità, formazione e sport sono le nostre priorità e su questo incalzeremo le amministrazioni di Loggia e Broletto, chiederemo fermezza sul problema immigrati e sulla concessione di incentivi per le aziende in crisi e per le famiglie di cassintegrati. Solidarietà e fermezza sui temi della sicurezza saranno il nostro cavallo di battaglia anche per le elezioni regionali.
Il Partito Socialdemocratico apprende con viva attenzione la notizia del pronunciamento negativo della Consulta in merito al cosiddetto “Lodo Alfano”.
Il no per la violazione dell'articolo 3 e dell’articolo 138 della Costituzione - che porta con sé l’inevitabile bocciatura dell’intero impianto del lodo - concede infatti spazio ad un unico commento possibile: la Corte Costituzionale, provvedendo a ripristinare il supremo principio di uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, ha finalmente ristabilito anche i presupposti essenziali del normale stato di diritto.
Il PSDI si augura che il Governo ed i rappresentanti delle Istituzioni, al di là delle inusuali ed inopportune dichiarazioni rilasciate “a caldo” sulla sentenza, sappiano adesso rispondere al Paese con appropriato e rinnovato rispetto e con doveroso ed umile spirito di servizio.
Il contributo di Davide Frascella (Torino)
Gli ultimi risultati dei partiti socialisti in Europa, devono farci riflettere su come possa svilupparsi un'azione socialista riformista davvero efficace e che riconquisti quella fetta di elettorato che oggi in tutta europa perdiamo. E' necessario partire dalla difesa dei diritti sociali dei lavoratori, ma è anche fondamentale occuparsi di quelle fasce sociali (disoccupati, precari, immigrati regolari) che oggi sono davvero dimenticate dal sindacato e non hanno diritto di tribuna se non nelle formazioni della sinistra più radicale. E' anche necessario allargare i diritti civili e difendere la laicità dello Stato, oggi continuamente minacciata dalle ingerenze delle gerarchie ecclesiastiche. Unioni civili, Testamento biologico, Eutanasia sono battaglie di libertà da combattere e sulle quali non può esservi che un impegno totale da parte del Partito. Dobbiamo ritornare sul territorio, diventando portavoci di quel malessere che percorre l'opinione pubblica. Attaccare non Berlusconi, ma la politica del suo governo, e criticare la debolezza e l'ambiguità del Pd, oltre che il giustizialismo dell'IDV. sul tema delle alleanze, ferma restando la nostra storica e naturale collocazione nel centro-sinistra, non vi devono essere preclusioni, se tale alleanza per vari motivi non potrà essere realizzata, ad intese elettorali volte a far sopravvivere il Partito con forze laiche(Radicali,PLI,PRI), o in casi eccezionali anche con L'UDC o gli autonomisti di Lombardo. Non vedo al momento possibilità al nord di intesa con il Pdl e tantomeno con la Lega. Ma il nostro obiettivo a breve termine è l'assoluta sopravvivenza del Psdi,con il rafforzamento delle posizioni e dei risultati raggiunti nel Mezzogiorno e con la ripresa di una efficace azione politica al Nord e al Centro. Bisognerà intensificare la nostra propaganda e prendere contatti con il mondo dell'associazionismo e del volontariato.Alle elezioni locali, se non sarà possibile presentare le nostre liste, bisognerà candidare nostri dirigenti in quelle con cui concluderemo accordi, e se il risultato sarà positivo i nostri eletti risponderanno solo alle nostre federazioni e si presenteranno come eletti socialdemocratici. Può apparire poco ortodosso, ma sono le leggi elettorali liberticide recentemente approvate da due maggiori partiti a costringerci a questa condotta politica, e quindi ogni nostro sforzo dovrà essere finalizzato o a far ottenere il quorum alla nostra lista o a far eleggere i nostri candidati. Spero,di aver dato un piccolo contributo alla discussione che si terrà nella conferenza programmatica del partito e qualche spunto di riflessione.
Piena e sincera solidarietà ai giornalisti de “La Gazzetta del Mezzogiorno” viene espressa dal Segretario Nazionale del PSDI, Mimmo Magistro.
“In un momento di grande disorientamento e di schieramento della quasi totalità della stampa italiana - afferma Magistro – dal 1973 iscritto all’Ordine dei Giornalisti - è fondamentale la funzione nel Sud ed in particolare in Puglia ed in Basilicata de “ La Gazzetta del Mezzogiorno”con il suo equilibrio, frutto della grande professionalità e competenza dei suoi giornalisti e dei suoi direttori. Non solo non va ridimensionata nelle pagine, nelle edizioni e nella diffusione, ma va sostenuta e potenziata perché la sua voce forte e libera possa continuare ad essere ascoltata dalle nostre genti.”
“Rivolgo un appello – conclude Magistro - alle istituzioni ed all’imprenditoria locale perché trovino gli strumenti – anche finanziari – per affiancare, se necessario, l’attuale proprietà”.
Il Segretario Nazionele del PSDI, Mimmo Magistro, ha inviato un messaggio di congratulazioni al Segretario del Movimento Socialista Panellenico. Nella nota Magistro afferma:" A nome mio personale e dei socialdemocratici italiani, Ti esprimo sinceri auguri per la brillante affermazione elettorale".
Finito il tempo del lutto, siamo giunti al momento dei proclami. Il nostro Paese si sta abituando alla regolare celebrazione dei Funerali di Stato ed allo scorrere degli elenchi delle vittime, civili e talvolta militari, quasi si fosse in presenza di eventi “normali” ed “inevitabili”.
Non è così, ed il Partito Socialdemocratico ha intenzione di denunciarlo con forza perché, ogni anno, avvicinandosi ai mesi più piovosi, si ripropongono i medesimi problemi che non di rado sfociano nel dramma come a Sarno e Messina. Esistono da tempo accurati strumenti di pianificazione territoriale, ma il Governo non interviene per l’atavica assenza di fondi. Salvo lanciarsi in proclami del giorno dopo ed in tardive e gravose Opere di Ricostruzione, dimenticando rapidamente il prezzo che la popolazione ha già pagato in termini di vite umane.
Ai componenti la Segreteria Nazionale
Ai componenti il Comitato Esecutivo Nazionale del PSDI
LORO SEDI
Roma, lì 02.10.2009
Ai sensi dell’Art.11 – comma 3 dello Statuto – è convocata per mercoledì 21 ottobre 2009 – alle ore 13.00 – in Roma – presso la sede del Partito – sita alla Piazza del Popolo, 18 – la Segreteria Nazionale allargata ai responsabili dei Dipartimenti per l’esame della situazione politica ed organizzativa e conseguenti provvedimenti.
Conto sulla Vostra presenza.
Cordiali saluti.
IL SEGRETARIO NAZIONALE
Mimmo Magistro
CONDIVISIBILI LE SUE PREOCCUPAZIONI PER IL SUD E SULL’INCIVILE CONFRONTO POLITICO
“I socialdemocratici apprezzano e condividono le riflessioni del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano in visita a Matera, sia sulla questione meridionale sia sull’inciviltà del dibattito politico.”
Lo dichiara il Segretario Nazionale del PSDI, Mimmo Magistro, che aggiunge come “sino alla fine degli anni ’80, ci sia sempre stato un rispetto vero tra maggioranza ed opposizione e all’interno dei partiti che riverberava anche all’esterno.” Per Magistro “le nuove leggi elettorali che hanno cancellato il voto di preferenza e la riforma degli Enti Locali con lo strapotere ai sindaci, che avrebbero dovuto garantire stabilità e governabilità, hanno cancellato il diritto-dovere dei cittadini di scegliere i propri rappresentanti e, questi ultimi, di poter partecipare e di poter controllare le scelte.”
“Ha ragione Napolitano – conclude Magistro – quando ha nostalgia per la vecchia politica, ove era forte la contrapposizione ideologica, ma altrettanto lo era il rispetto tra gli avversari e, gli accordi scritti o verbali, erano sempre rispettati. Allora la stretta di mano era un valore. Oggi che delusione con i tanti ‘qua- qua - ra –qua’ e venditori di fumo ”
Ho letto con molta attenzione l'intervista ad Amato e mi permetto,con molta modestia da peones,di dissentire in parte le valutazioni dell'intervistato.Secondo quanto avvenuto nei decenni trascorsi la crisi non è da addebitare all'ideologia socialista ma agli uomini che si sono avvicendati al vertice del potere.Infatti l'ideologia socialista prevedeva una attenzione particolare per i problemi etici e sociali e non certamente l'accaparramento di posti di potere,l'opportunismo egoistico e qualunquistico e la progressiva o totale assenza dalle piazze e dai lavoratori.Si è voluto scopiazzare quanto sventolato dalla dx e volerlo fare passare per liberalsocialdemocrazia.Credo che l'analisi di Amato debba suscitare una profonda autocritica nei responsabili del devastante degrado ideologico dei soliti noti,che continuano a perseverare i loro "sporchi interessi" fregandosene altamente delle necessità e dei gravi problemi che angustiano la gente comune.E' fatto obbligo a tutti coloro che ancora credono in una rivalutazione ideologica dei principi etici socialiberaldemocratici di abbandonare gli interessi personali e i privilegi e ritornare in mezzo alla gente per ascoltare e valutare attentamente quali sono i provvedimenti urgenti e provvedere,nei limiti delle possibilità,di dare risposte esaustive e realizzare quanto finora promesso e mai affrontato con serietà. E' facile parlare di crisi del socialismo per chi ha perseguito responsabilmente e coscientemente un cammino opportunistico alla ricerca del consolidamento del proprio personale potere.Se l'area socialista nn sarà in grado di ripristinare la propria trasparenza e credibilità in ambito nazionale non potrà in alcun modo partecipare alla ricostruzione e applicazione della propria onesta e convinta ideologia sociale in ambito Europea. L'ideale socialista nn può e non deve essere abbandonato come un rifiuto tossico ma deve riprendere a ri parlare al cuore e alle menti di quei ceti che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese e spesso a sopravvivere.Questa secondo il mio modestissimo parere è la strada da ripercorrere con trasparenza ed umiltà.
CIRO TINE'
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