Di seguito tutti gli interventi pubblicati all'interno del sito, disposti in ordine cronologico.
Il compagno Gerardo Di Cosmo , bandiera della Socialdemocrazia in Basilicata è candidato al Comune di Lavello (PZ) nella lista del PD come indipendente PSDI.
Ai componenti la Direzione Nazionale
e, p.c
Ai componenti il Collegio dei Revisori dei Conti
Ai componenti il Collegio dei Probiviri
Ai Segretari Regionali
LORO SEDI
Roma, lì 31 marzo 2008
Cari compagni, pur comprendendo i Vostri disagi, ritengo urgente indire - per martedì 8 aprile p.v. , alle ore 12.00, in Roma, presso la Sede del Partito , sita alla Piazza del Popolo, 18 – una riunione della Direzione Nazionale, per discutere sul seguente O.d.G.:
1) Situazione politica. Determinazioni;
2) verifica del tesseramento e determinazioni conseguenti;
3) varie ed eventuali.
Nella certezza che comprenderete l’importanza dell’incontro, invito quanti non lo avessero ancora fatto a rinnovare entro oggi il tesseramento 2008. Cordialità.
f.to Mimmo Magistro
Da mesi nella città non si parlava d’altro. Dov’è il Sindaco? Si è dimesso ancora, si è trasferito, si sta preparando per la prossima maratona? Beninteso non si parla dell’uomo, ma del Sindaco. Possibile che non vede il degrado della città, dei servizi pubblici, delle strade, del traffico, non si preoccupa delle disfunzioni amministrative e via dicendo? Per la verità, a qualcuno era parso di vederlo sul palco, durante l’ultimo comizio del PDL, pare non in compagnia dell’ex DG. Ed allora, quando non te l’aspetti, al momento giusto, ovvero a qualche giorno dalle elezioni politiche, ri-eccolo comparire, in mondo visione, si fa per dire, sui due canali televisivi barlettani, ormai noti per le mille repliche trasmesse delle inaugurazioni effettuate dal collega Sindaco di Bisceglie. Tra le tante difficoltà, dovute all’audio molto disturbato, abbiamo ascoltato religiosamente il solito verbo, coniugato al futuro. Oggetto: conferenza stampa del Sindaco di Trani. Nella prima parte “Contratto di Quartiere 2”. Sono passati ormai 4 anni da quando, in Consiglio Comunale, l’abbiamo approvato quasi all’unanimità, pur con tanti dubbi e perplessità sul procedimento dell’appalto, effettuato celermente, e non consentendo la partecipazione delle cooperative, con il risultato che hanno partecipato solo 4 imprese, chiaramente tutte vincitrici. Era il 2004 e da allora puntualmente abbiamo assistito a tante conferenze stampa ma, dell’inizio dei lavori, ancora nulla. I cittadini aspettano con ansia, anche se solo pochi, forse i più fortunati, i più raccomandati, una parte, forse di una parte, potrà accedere all’acquisto. Le imprese sono private e decidono autonomamente, dicono. È evidente che di fronte a tante aspettative non vi era momento migliore che ri-annunciarlo a pochi giorni dal voto, con il solo sistema da televendita, affiancato da fidati cortigiani. Nella seconda parte, seguendo diligentemente gli appunti annotati su più fogli, ha elencato tutte le opere, le inaugurazioni, le risoluzioni dei problemi che si accinge a fare, non appena sarà approvato il prossimo Bilancio di previsione (entro il 31 maggio), fortunatamente prorogato già due volte. Siamo alle solite. La politica degli annunci, delle promesse e delle inaugurazioni, da rinnovare ogni anno, alla prima pietra, alla seconda, con le riprese trasmesse in replica per mesi. Ed allora riecco spuntare il Pug, il Teatro, il sottopassaggio della stazione, i parcheggi, i loculi al cimitero e finanche il sovra passaggio pedonale di Via Andria, forse, (sono anni che ne sentiamo parlare), e poi ancora la soluzione alle buche. Infatti sono passati sei mesi, credo, dall’annuncio con un’altra conferenza stampa della soluzione del problema buche stradali, ma, le buche, pardon le voragini, sono sempre lì, sempre di più e sempre più grosse. Sui debiti? Il solito. Gli hanno fatti gli altri e fino a poco tempo fa nessuno li aveva riferito della loro esistenza. Evidentemente durante i consigli comunali degli anni passati era sempre distratto, quando si parlava di debiti. Sull’addizionale IRPEF, sembra che resterà per i prossimi anni come garanzia. Poi però non diteci che la colpa per le tasse è del Commissario. Ed ancora, se non abbiamo compreso male, si prevede la vendita di altri immobili. Nulla su quanto fatto, anzi non fatto, nel primo anno della sua seconda legislatura. Come se fosse appena sceso dalla luna. Ci auguriamo, almeno, che le spese per la trasmissione delle, chi sa quante, repliche non siano a carico delle modeste casse comunali. Che dite, si potrebbe utilizzare il regolamento sulle sponsorizzazioni?
Mimmo De Laurentis - Consigliere Comunale di Trani
Sig.Sindaco Comune di Rieti
Sig.Presidente Consiglio Comunale
Il Sottoscritto Dott.Paolo Bigliocchi,capogruppo del PSDI,invia copia di un ODG da inserire nel prossimo Consiglio Comunale.
ORDINE DEL GIORNO
Il Consiglio Comunale di Rieti osserva con assoluta preoccupazione la dura repressione cui è sottoposta la popolazione del Tibet nel rivendicare la propria libertà ed autonomia. Ritiene importante che tutti i paesi democratici diano testimonianza del disaccordo sui metodi usati dal governo cinese che ,ancora una volta,dimostra al mondo di non essere pronto per rispettare diritti civili ed umanitari. Crede che anche il nostro Paese debba assumere posizioni certe in vista del prossimo appuntamento olimpico . Propone Al Sindaco di Rieti di concedere la cittadinanza onoraria della nostra città al Dalai Lama a testimonianza della partecipazione della nostra comunità alle battaglie di libertà e di dignità dei popoli.
Dott.Paolo Bigliocchi
Capogruppo PSDI al Comune di Rieti
ORDINE DEL GIORNO
Il Consiglio Comunale di Loria, convocato il giorno 11 aprile 2008, su sollecitazione del consigliere Ciro Tinè è chiamato ad esprimere il proprio pensiero sui due gravissimi avvenimenti in estremo oriente e in sudamerica: la sanguinosa repressione in Tibet e la negazione della libertà a Ingrid Betancourt . L’iniziativa per riuscire a coinvolgere tutte le amministrazioni comunali ( ANCI) e le comunità gemellate per dare maggiore voce al ripristino e consolidamento della pace e dei diritti civili in tutti i paesi dove sono attualmente negati. Non è più tollerabile il silenzio delle comunità democratiche, fatta eccezione per alcuni paesi che hanno messo a disposizione la propria collaborazione, dinanzi agli avvenimenti gravissimi di privazione della libertà personale ed in particolare la messa in schiavitù per 82 mesi di un personaggio che si è sempre battuto per l’affermazione della libertà e della democrazia. Il problema investe tutte le comunità dalle più o meno popolose, che all’unisono possono incidere positivamente alla sua immediata soluzione e ottenere immantinente la liberazione dell’ostaggio, da parte delle FARC, che versa in gravi condizioni di salute. L’amministrazione Comunale di Loria facendo sua l’iniziativa umanitaria del consigliere Tinè
CHIEDE
A tutti gli organi informativi istituzionali, nazionali, regionali, provinciali e comunali di elaborare TEMPESTIVAMENTE un documento UNITARIO da inviare a tutti i paesi che attualmente sopprimono i diritti civili dei cittadini, sollecitandone l’applicazione e la liberazione di tutti coloro che lottano per la libertà di pensiero e per la DEMOCRAZIA.
DELIBERA
DI APPROVARE ALL’UNANIMITA’ IL PRESENTE DOCUMENTO e di dare mandato al Sindaco, vice presidente dell’ANCI, di promuoverlo e divulgarne la sua approvazione nella prossima assemblea dei comuni a difesa incondizionata dei diritti civili.
Loria 11.04.08
Il Segretario Nazionale del PSDI, Mimmo Magistro ha dichiarato:
"Per dare voce alla volontà popolare che avrebbe voluto scegliere i propri rappresentanti e per protesta contro l’oligarchia che toglie voce, presenze e sensibilità anche a chi ha garantito sessant’anni di libertà e democrazia, il PSDI si asterrà da iniziative formali per l’elezioni politiche ad eccezione dei territori in cui è impegnato, con propri candidati, nelle elezioni amministrative.
La posizione assunta dal PSDI, però, non deve essere considerata una sorta di “aventino”, ma una forte sia pure simbolica decisione per protestare democraticamente contro la violenza dei forti spalleggiata dai gruppi dominanti per consentire una pluralità di voci in Parlamento come baluardo di una agibilità di libertà e che affronti i gravi problemi del Paese ( debito pubblico, criminalità organizzata, disarticolazione dei poteri dello Stato e ruolo della magistratura, precarietà del lavoro).
La nostra protesta è indirizzata soprattutto nei confronti del PD che ha lacerato il Centro sinistra con atteggiamenti arroganti e fuori da ogni forma di democrazia. Privilegiare Di Pietro e Pannella a scapito delle forze socialiste è stato un errore storico, politico e umano che, certamente, gli elettori italiani, con il voto democratico sapranno condannare.
Ovviamente il PSDI, partito che mai ha negato democrazia e libertà al proprio interno, lascia liberi i compagni anche di esprimere un voto personale secondo coscienza verso partiti che con il nostro voto potrebbero superare gli sbarramenti alla Camera e al Senato, segnalando che l’obiettivo prioritario deve essere il contrastare il disegno di Veltroni e Berlusconi di creare un bipartitismo a Camera e Senato.
Tutto ciò, naturalmente, è lasciato alla libera scelta dei compagni, non deve essere frutto di alcuna contrattazione e certamente non cancella l’amarezza per il venir meno degli impegni pure assunti da taluni partiti".
Il Segretario Nazionale del PSDI, Mimmo Magistro, è intervenuto a Catania ad una manifestazione socialdemocratica, incontrando i candidati espressi dal PSDI nella lista di alleanza laico-socialista- autonomista dei Democratici Autonomisti per le elezioni regionali siciliane.
Incontri con gli iscritti ed i simpatizzanti si sono poi svolti – in vista delle elezioni amministrative di giugno - ad Adrano e San Giovanni La Punta.
Il Segretario socialdemocratico ha illustrato la posizione fortemente critica del PSDI nei confronti della accelerazione data dalle forze politiche numericamente maggiori verso il passaggio da un bipolarismo senza riforme ad un bipartitismo senza etica e senza cultura. “La presenza nel sud ed in Sicilia – ha detto Magistro – di forze autonomiste che rompono lo schema della tradizionale subordinazione della politica locale agli interessi di partiti fortemente centralizzati e distanti dalle realtà territoriali del Paese offre al PSDI un importante spazio di condivisione e di partecipazione”.
Ufficio Stampa PSDI
FRANCO PAPA NOMINATO COMMISSARIO
La Direzione Nazionale del PSDI ha nominato Commissario Regionale per il Lazio il compagno Franco Papa, nota figura della socialdemocrazia del Lazio, al fine di un rilancio dell'iniziativa socialdemocratica nel territorio. Il compagno Franco Papa, autorevole Dirigente generale dell'INAIL, nel corso della prima riunione tenutasi presso la Direzione Nazionale ha prefissato quale obiettivo prioritario il raggiungimento di una presenza organizzata articolata in tutte le province del Lazio chiedendo, a tal fine, la piena collaborazione di tutti i dirigenti locali storici e di quelli nuovi che dovranno essere coinvolti in questo disegno. Nel corso della riunione è sta ribadita la validità della scelta politica fatta dalla Direzione Nazionale in relazione alla scadenza elettorale politica del 13-14 aprile prossimi, anche alla luce delle prese di posizione di autorevoli politologi e saggisti sui più importanti quotidiani nazionali.
Riteniamo far cosa gradita a tutti i compagni pubblicando uno stralcio dell’intervento del compagno Giuseppe Saragat ai lavori della Costituente.
Ancora una volta la sua lungimiranza è impressionante.
Sembra una riflessione fatta ieri ed è la migliore testimonianza di come la nostra scelta di guardare all’interesse complessivo del partito e non a quello dei singoli – come accaduto anche in un recente passato – sia stata di grande dignità politica. Solo la spocchia, la gelosia, la cecità politica di chi ora gufa contro il PSDI non la riconosce.
La migliore risposta, in attesa che qualcuno renda conto dei misfatti commessi dal 2004 al 2007 tesi a gabbare la buonafede e la generosa mobilitazione puramente ideale dei molti, sarà da un lato l'elezione di tanti nuovi amministratori nel territorio e dall’altro l'essere riusciti, senza miliardari che considerassero il partito come proprietà privata, ma solo grazie al sacrificio dei militanti attraverso il tesseramento, ad avere una sede nazionale a Roma, a riprova della volontà di tenere alta la bandiera del Socialismo Democratico.
Non rispondiamo alle ingiurie di chi, voltagabbana, strumentalizza un sito che non può che essere del PSDI e che dopo le elezioni tornerà al PSDI perché anche in questo caso la giustizia, come ripetutamente accaduto negli ultimi quindici mesi, ci darà ragione.
Ognuno è libero di fare le scelte che crede ma la libertà di scrivere a ruota libera non può essere meritevole di rispetto se chi scrive non ha il coraggio di firmarsi.
Noi non abbiamo mai aperto un dibattito sulle note circostanziate che continuano ad arrivare denunciando l'operato dei nostri vecchi, falsi amici, perché non desideriamo darlo in pasto all’opinione pubblica.
La lealtà nei confronti di chi ha comunque rappresentato per un certo periodo ed in una zona particolare il PSDI ci impone di non rispondere a censori dell’ultima ora.
Dobbiamo una risposta solo ai nostri iscritti, cosa che regolarmente facciamo anche con discrezione e buon senso come accaduto nel caso del compagno Di Biasi.
Vogliamo ricordare a noi stessi che in sei mesi abbiamo convocato due riunioni di Consiglio Nazionale, cinque di Direzione Nazionale e sette vertici di Segreteria Nazionale.
Anche oggi il politologo Prof. Giovanni Sartori, nell’editoriale del “ Corrire della Sera “, conferma la validità della nostra proposta politica per le attuali elezioni, aggiungendosi a quanto sostenuto giorni fa su “ La Stampa " (clicca il link La Stampa per leggere l'articolo) dallo studioso e politologo Prof. Luca Ricolfi.
Come sempre sono i fatti che valgono in politica ed il coraggio di assumere posizioni fuori dal coro degli interessi di parte e non,certamente, le parole, i chiacchiericci e le maldicenze di bassa lega.
Il Segretario Nazionale
Mimmo Magistro
SARAGAT ALLA COSTITUENTE DEL 6 MARZO 1947
“Ora, un oratore, se non mi sbaglio, l’On. Calamandrei, ha accennato alla possibilità di determinate garanzie costituzionali per il funzionamento democratico dei partiti. E ho udito un’obiezione, che è venuta dall’estrema sinistra, in cui si diceva che il popolo giudicherà se i partiti sono democratici o meno, dando il voto o non dandolo. Questa è un’illusione, perché se veramente questo criterio fosse valido, il problema non si porrebbe. La tragedia è che molte volte il popolo può essere ingannato. Tutta la storia è un esempio di questi inganni di cui il popolo è stato vittima. Il popolo molte volte ha votato per partiti che erano antidemocratici, totalitari, reazionari. Ora, può questa Costituzione studiare qualche cosa che dia al popolo la garanzia di essere tutelato da questi inganni? I partiti politici sono lo strumento più efficace della volontà popolare se essi sono democratici. Questo è il punto fondamentale della realtà politica moderna. Se ciò è, la democrazia è al riparo di ogni pericolo. Ma se i partiti sono tendenzialmente antidemocratici, allora tutto il problema della democrazia è posto in discussione, ed è difficile determinare un criterio di discriminazione fra partiti democratici e partiti che non lo sono, perché tutti i partiti, tutti indistintamente, tendono a trasformare lo Stato e la società , e mentre oggi, in un certo senso, tutti i partiti sono profondamente esclusivisti, ogni partito è la cellula di formazione di un nuovo tipo di società e di un nuovo Stato. Questa, più o meno, è la tendenza generale dei partiti politici di oggi. Ora, io penso, che se questo esclusivismo dei partiti, lo chiamerò così, è spinto fino al punto di fare, delle eliminazioni violente degli altri partiti, l’obiettivo tacito ed espresso, allora l’esclusivismo cessa ed al suo posto subentra spesso una cosa più grave, che è il totalitarismo. Questo è il criterio di discriminazione tra partiti democratici e partiti che non lo sono. La garanzia contro questo pericolo è rappresentata oggi, nella democrazia moderna, dalla pluralità dei partiti. Dove ci sono molti partiti c’è una specie di neutralizzazione di forze antagonistiche e di queste tendenze esclusivistiche; ma più che la pluralità dei partiti, a mio avviso, è nella funzionalità democratica, nella vita democratica dei partiti stessi”.
Grazie Segretario ! il tuo ultimo articolo mi rincuora perchè il partito deve riprendere la propria visibilità e credibilità e per poterle ottenere bisognerà che tutti i compagni che ti hanno seguito nella nuova avventura espellano dalla propria mente frustazioni, indifferenza e malinconici ricordi, di coloro che hanno approfittato del lavoro e dei sacrifici di chi lo ama veramente. L'Italia e' la culla della civilta' e noi abbiamo sempre dimostrato di difenderla, non possiamo tollerare la disgregazione dei valori fondamentali delle conquiste sociali, che ci hanno annotati fra i promotori più convinti. Gli sproloqui velenosi, antistorici, incivili di alcuni individui non meritano alcuna valutazione, perchè chi lo farebbe sprofonderebbe al loro medesimo squallido livello. Chi ama il partito deve criticare, se non d'accordo, alcune iniziative degli organi superiori al suo interno e non affidare editti che squalificano e catapultano nei loro stessi miasmi il buon nome di chi ci ha creati ! Sono certo che tutti i compagni, anche quelli dispersi negli ultini avvenimenti, " veraci socialdemocratici attendono con ansia il prossimo Consiglio Nazionale per indicare e analizzare le reali possibilità di un rilancio su larga scala del PSDI.
Saremo con te Segretario per questa nuova avventura ! Non deluderci ! Abbiamo necessità di credere ! Non vogliamo finire nell'oblio ! L'Italia ha bisogno di forze riformatrici e noi vogliamo rappresentarne un pilastro.
Ciro Tinè 14..04.08
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